"Il Golem di Brooklyn" Adam Mansbach SUR
"L’esistenza di un golem implicava l’esistenza di Dio? Al cento per cento. Ma era una risposta facile, perché anche l’esistenza delle api implicava l’esistenza di Dio. L’esistenza dell’esistenza implicava l’esistenza di Dio. Ma fuori dalla bolla, le credenze si potevano scollegare facilmente dalle azioni, e se non facevi tutto, diventava sempre più facile non fare niente."
Len è un personaggio atipico, insegna arte in un liceo privato, ha la mente invasa da progetti ma manca di manualità.
Decide di costruire un Golem e il risultato è disastroso.
Una figura incompleta che parla una strana lingua e che incuriosito si guarda intorno.
Ad aiutare Len è Mira, fuggita dalla famiglia di ebrei convinti perché lesbica.
"Il Golem di Brooklyn", pubblicato da SUR grazie alla traduzione di Francesco Pacifico, è il trionfo della diversità.
Un libro dissacratorio, ironico e molto pungente.
La figura del Golem, considerato sacro, diventa la maschera incompiuta di una religiosità bigotta e una sarcastica parodia del nostro pazzo mondo.
Attraverso gli occhi di questo personaggio iconico ripercorriamo le tappe di uno sfrenato consumismo accompagnato da un'incapacità di rallentare.
Adam Mansbach è un autore rivoluzionario, brillante, capace di farci riflettere.
Il suo universo fantasioso riesce a farci comprendere le barriere ideologiche, religiose e culturali che non ci rendono liberi dai pregiudizi.
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