Passa ai contenuti principali

"Un morso all'improvviso" Michele Cecchini Bollati Boringhieri

 

"Un morso all'improvviso" Michele Cecchini Bollati Boringhieri 





"Sono cresciuto male, d’un botto, lungo lungo e allampanato. Elefante magrolino, ippopotamo rinsecchito. Quei pochi che mi conoscono mi chiamano Beo, che dalle nostre parti vuol dire vermiciattolo. Un verme inerme, sia chiaro. Anche se io sarei Caramelli Pino, nato a Valdirozzi e ivi residente."


Beo e il suo modo sghembo di raccontare il mondo.

Quel mondo sfilacciato dalla schizofrenia, diuito da cicciofarmaci, popolato da marziani.

"Un morso all'improvviso", pubblicato da Bollati Boringhieri, fa entrare in una dimensione altra dove le ossessioni sono reali.

Dove la realtà ha i contorni di una favola.

Dove il tempo è frammentato.

Un romanzo meraviglioso, commovente, empatico.

Una storia di consapevolezza della diversità e di accettazione dei propri limiti.

Una bolla di emozioni rarefatte, di piccoli scorci di normalità, di tenerezza e dolcezza.

Ancora una volta Michele Cecchini compone un poema dalle tinte delicate.

Esplora la malattia mentale partendo dal soggetto e non dal malato.

Crea un crescendo narrativo che esplode in un finale liberatorio.

Concede a noi la possibilità di confrontarci con una quotidianità capovolta.

Ci invita ad esserci senza timore, a stringere la mano di Beo e a camminare con lui.

Impareremo tanto e alla fine del percorso avremo difficoltà a lasciarlo andare.

La scrittura è frutto di un cesello che mescola neologismi, metafore e toscanismi.

Dopo "E questo è niente" (Bollati Boringhieri 2021) un'altra spettacolare opera letteraria.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore

  "Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore  "Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo." La poetica di una narrazione che sa incantare. Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti. L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie. La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama. Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare. Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi. "Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."