"Scritti servili" Cesare Garboli minimum fax
"Leggere è sentirsi posseduti; essere assaliti da un raptus e invasi da un dèmone."
"Scritti servili", pubblicato da minimum fax nella Collana minimum classics, va oltre la critica letteraria.
È lo sguardo acuto e trasversale dell'intellettuale puro.
La capacità di cogliere negli scritti altrui l'anima celata tra le pagine.
Ne individua la linearità, gli incuneamenti, i tratti autobiografici, le finzioni sceniche.
Gli stili e i cambiamenti di tonalità, le solitudini e la delusioni, l'ambivalenza dei personaggi, il rapporto con il proprio tempo e con l'essere umano.
Sei prefazioni a libri usciti in Italia ci permettono di entrare nella mente degli autori proposti.
Elsa Morante, Sandro Penna, Natalia Ginzburg, Roberto Longhi, Antonio Delfini, Moliere in una rivisitazione lessicale, storica, filologica.
Cesare Garboli compie un artificio: si impossessa delle parole altrui con l'obiettivo di restituirle a noi.
Per non disperdere il patrimonio culturale, per santificare la scrittura.
Ogni capitolo si differenzia perché nasce da un dialogo intimo e profondo.
Assistiamo ad un gioco seduttivo e restiamo intrappolati dal ritmo incantatorio del testo.
In controluce la figura di Garboli diventa funambolo e regista mentre l'epopea delle esistenze si compone e scompone, si illumina e si espande.
Ricca di suggestioni la postfazione di Giorgio Amitrano.
Un invito a "leggere e interpretare", a penetrare "quella zona grigia tra vita e opera."
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