Passa ai contenuti principali

"Il tarlo" Layla Martínez La Nuova Frontiera

 



"Il tarlo" Layla Martínez La Nuova Frontiera






Una casa abitata da ombre.
Pronta a divorare, scricchiolare, gemere.
Custode di segreti inenarrabili.
In questo scenario apocalittico si sviluppa "Il tarlo", pubblicato da La Nuova Frontiera nella Collana "liberamente".
Un impianto gotico dove si annidano tematiche contemporanee.
Si alternano due voci: nonna e nipote.
Il loro racconto non combacia, mostra striscianti mezze verità, rivela lati oscuri di una generazione di donne.
Schiave, vittime, abusate.
Aleggiano nelle pagine le loro tragiche esistenze ed è da questo grumo di dolore che bisogna partire.
Dolore che si tramuta in rabbia e viene trasmesso come un veleno.
Libro di fantasmi, santi, peccatori.
Di famiglie che covano rancore, di classi sociali sempre più distanti, di desiderio di fuga e di pericolose tentazioni.
Di scomparse e di colpe, di misteri irrisolti, di visioni e follie.
Di uomini che appaiono e lasciano scie di un male antico dove domina l'abuso e la prepotenza.
Layla Martínez al suo esordio stordisce e intrappola in un labirinto senza uscita.
Architetta una struttura narrativa che scava nella psiche e nel delirio, nel sogno e nell'illusione.
Non vuole proporre redenzione ma consapevolezza di ciò che ci travolge.
Un passato ereditato, una concatenazione di sentimenti forti, devastanti.
Le trappole che la mente riesce a costruire, le frustrazioni e le prigioni che edifichiamo per paura di affrontare l'ignoto.
Un testo senza ambiguità, drammatico e bellissimo, una sceneggiatura dai colori accesi.
Quando i riflettori si spengono restano le macerie dei nostri incubi peggiori.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore

  "La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore  "Di me non sapevo niente. O meglio: ciò che sapevo volevo dimenticarlo. Trasferendomi a Berlino speravo di scoprire qualcosa osservandomi in un contesto alieno, come nell'esperimento di un chimico che esplora le proprietà di un reagente nuovo." Abbandonare un futuro forse già scritto, scegliere un luogo che allontana da ogni idea di appartenenza, vivere lo spazio vuoto e provare a riempirlo. "La chiave di Berlino", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Frontiere, è un viaggio antropologico. Una analisi del contesto sociopolitico, una rappresentazione del cambiamento culturale delle città europee. Partendo dall'esperienza personale Vincenzo Latronico coglie il vulnus di una generazione che ha visto sfiorire i propri ideali. "La nostra non era superficialità o trascuratezza: nel trasferirci, per molti versi, avevamo scelto di vivere una vita lontana dall'impegno politico. Ave