Passa ai contenuti principali

#CosaFaremoDiQuestoAmore Gabriele Di Fronzo Einaudi





"Da anni ho la predilezione per le storie che raccontano la fine degli amori".
Fin dalle prime pagine "Cosa faremo di questo amore", edito da Einaudi, stuzzica la nostra curiosità. Ci aggiriamo tra "le scatole nere degli amori precipitati" e ci troviamo a passeggiare con i personaggi della letteratura internazionale. Un giardino delle meraviglie, ogni viale invita ad una sosta ed ecco apparire "L'eterno marito" di Dostoevskij, Madame Bovary, la signorina Cuorinfranti. I personaggi si animano, regalano citazioni come piccole scie luminose.



Seguiamo Gabriele Di Fronzo nei suoi virtuosismi culturali, ci divertiamo nel far emergere ricordi di libri letti, ci incuriosiamo per le storie che non conosciamo.
A marcare i capitoli brevi non mancano i riferimenti a François Truffaut. Una frase tratta da "Tirate sul pianista" trasforma l'abbandono in scelta: "mi resta una sola cosa da fare, una sola: dirti addio e lasciarti."
È come se lo scrittore volesse penetrare all'interno delle crepe di una relazione morente, carpirne le motivazioni, anticiparne il finale.
Entra nella narrazione come attore e nell'evocare Rebecca, la donna che lo ha abbandonato, trasforma il testo in un diario intimo.
Si concede il lusso di invertire la rotta della navigazione. Sulla nave abitata da amanti rifiutati a scegliere il tratto di mare in tempesta da percorre è la parola scritta, da sempre ideale rifugio, forza motrice del percorso di maturazione dell'uomo.
Come curare le storie d'amore finite male? Non esistono strategie, testi divulgativi, compagni di viaggio. Quel fardello di dolore va vissuto fino in fondo e le illusioni di un possibile ritorno si cristallizzano in fondo al cuore. Sono residui di infelicità, vezzose orme di un' altra temporalità.
Una "Terapia letteraria per cuori infranti", come recita il sottotitolo? Molto di pìù: certamente un medicamento efficace per imparare a dire addio.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c...

"Una notte" Giosuè Calaciura Sellerio Editore

  "Una notte" Giosuè Calaciura Sellerio Editore  " Ogni creatura, anche le pietre, sembrava in attesa dell’evento, e i mattoni per l’eccitazione aprivano crepe sulle pareti per sfuggire alle malte. Avvertivano quanto fosse incontrollabile e necessaria quella novità ." La profezia sta per avverarsi. Cosa ci si aspetta? È questa la domanda urgente che ci pone Giosuè Calaciura nella sua nuova prova letteraria. "Una notte", pubblicato da Sellerio Editore, è un viaggio di riconoscimento. È il passaggio tra l'aspettativa e la realtà. È l'attesa del cambiamento, il bisogno di speranza, la necessità di entrare nella dimensione del mistero. La Parola che si incarna e diventa vita. Una bambina madre che si accosta allo stupore. Il bambino buono e l'uomo cattivo, il pescatore e la donna perduta, la maga e il pastore. La folla che incede seguendo una luce. Il balenio di una stella, la risata e il pianto, il dolore e la resa, il coraggio e la paura. È il se...

"Pathemata" Maggie Nelson Nottetempo Editore

  "Pathemata"  Maggie Nelson  Nottetempo Editore  "Sto cercando di farmi amare." Un dolore fisico diventa sperimentazione di una scrittura che attraverso la frammentazione è un percorso liberatorio di conoscenza del Sé. Il corpo attraverso la bocca esprime un disagio che va analizzato e compreso. "Pathemata", pubblicato da Nottetempo Editore grazie alla traduzione di Alessandra Castellazzi, rifugge da ogni classificazione letteraria. Come nel precedente "Bluets" il breve testo entra in contatto con quella parte più intima della coscienza. Si fa racconto di episodi passati, di una relazione amorosa complicata, di ciò che significa amare. Esplicita attraverso il sogno la perdita del padre e dell'amica e nello spezzettamento sintattico prova a ricucire poesia e pensiero, parola e consapevolezza. Maggie Nelson ha il potere di trasmettere in un testo breve il senso di una sofferenza che è plastica, malleabile, privata e pubblica. La letteratura di...