Francesco Muzzopappa torna in libreria con un libro travolgente, ironico, arguto, adrenalinico. Con Heidi, pubblicato da Fazi, esplora la galassia femminile. Come si costruisce scenicamente la figura complessa di Chiara? Osservando le donne quando ti guardano, quando si parlano, gesticolano, pensano, agiscono. Quello femminile è un universo complesso rispetto a quello maschile, molto più simile a una stella nana a bassissima luminosità. Esiste un parallelismo tra il romanzo e la favola evocata nel titolo? Rispetto ai miei romanzi precedenti, questo ha un impianto più tenero, per quanto sempre (costantemente) sarcastico rispetto ai tempi che viviamo e alla società che ci attraversa. La storia rassicurante di Heidi è più che altro una speranza per un’Italia che, emotivamente, si sta inaridendo. Ha voluto staccarsi dalla commedia trasformando il testo in una denuncia sociale. Raccontare le conflittualità del presente significa interpretare un nuovo modo di essere intel...
Le recensioni dei libri che amo