"Un inverno freddissimo" Fausta Cialente Nottetempo Editore "Un tenue bagliore alla curva dell’orizzonte annunciava il giorno autunnale che stava per levarsi sulla città avvolta nelle sue nebbie fluttuanti. Durante la notte esse avevano persistentemente celato le stelle nel cielo spento e chiuso, ma adesso l’orlo di luce diventava a poco a poco una striscia luminosa sempre più larga, una vaga fosforescenza che lentamente dilagava e si spandeva." L'incipit di "Un inverno freddissimo", pubblicato da Nottetempo Editore, ha due elementi simbolici che si ripresentano nel corso della narrazione. La nebbia e la luce si contrappongono in una rappresentazione plastica di un tempo storico. Il 1946 è anno di ricostruzione ma è anche tempo della memoria. Si oscilla tra il desiderio di andare avanti e il bisogno di non disperdere il ricordo. Tante figure sembrano incastonate all'interno del testo come baluardi di quelle macerie non solo materiali. La soffi...
Le recensioni dei libri che amo