Entrando a "Black Village", bisogna abbandonare ogni residuo di realtà ed immergersi in una dimensione mai sperimentata prima. 66thand2nd con la pubblicazione di questo testo insolito continua a proporre in Italia una letteratura post esoterica. Chi ha già sperimentato la ventata innovativa delle opere di Antoine Volodine sentirà una affinità linguistica e immaginifica. Lutz Bassmann riesce a rivoluzionare il nostro concetto di spazio e tempo, ideando un non luogo. "L'incompiutezza era il solo ritmo cui potevamo tenerci aggrappati per misurare quel che rimaneva della nostra esistenza, l'unico tipo di misura all'interno dello spazio oscuro". Questa malleabilità che permane come compagna di viaggio permette al lettore di annullare le riserve mentali e di affidarsi completamente accettando di penetrare l'indistinto. Myriam, Goodmann e Tassili sono gli anelli di congiunzione tra il nostro noioso quotidiano ed un Altrove dove non manche...
Le recensioni dei libri che amo