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"Blue night" Joan Didion Il Saggiatore

Ci sono libri indispensabili perché regalano parole che non abbiamo trovato. Suggeriscono di rielaborare gli eventi senza lasciarci intimorire dal passato. Trasformano il tempo in un lungo istante illuminato di azzurro e in quell'azzurro senza fine vorremmo dissolverci. Sconfiggono quella costante paura di affacciarci nei luoghi del dolore, senza ammettere che la sofferenza non può essere dimenticata. "Blue night", pubblicato da "Il Saggiatore", diventa nostro fin dalle prime righe. Ci appartiene, si fa voce della nostra incapacità a narrarci. "Il ricordo sbiadisce Il ricordo si adatta Il ricordo si adegua a ciò che pensiamo di ricordare" Joan Didion smonta questa visione che ci terrebbe prigionieri di un limbo mentale e libera i pensieri in un vortice che volutamente confonde gli anni, i giorni, le ore. Ci sono solo immagini nitide, perfette, in sintonia con gli stati d'animo. E c'è lei, Quintana, la figlia voluta, amata ...