"Quando non si dorme le cose appaiono più vicine nel tempo e nello spazio". Inseguendo ricordi Ginevra Lamberti, in "Perché comincio dalla fine", pubblicato da Marsilio, compone un romanzo a più voci. Cerca le parole, i gesti, i respiri di coloro che hanno animato la sua vita. Una riscrittura dell'esistenza, il bisogno di contenere la malinconia di fronte all'assenza. "Le emozioni sono importanti" ma vanno diluite con una gestualità prevedibile e in questa prevedibilità ci si rifugia cercando di decifrare gli algoritmi che governano il quotidiano. Esiste una logica di fronte alla morte? Quali sono le reazioni di chi resta? Quali enigmi sono nascosti nei luoghi che accolgono i defunti? La scrittrice intercala incontri con sconosciuti con aneddoti, piccole storie divertenti, scorci di città. C'è un parallelismo in tutta la narrazione e delle due strade proposte sarà il lettore a scegliere anche il mezzo di trasporto. Il treno della f...
Le recensioni dei libri che amo