"Lo specchio di bronzo" Irina Ermakova Einaudi Editore " Il tempo si è infiammato, distorto. Si è deformato il corpo della cara terra. Stesa sul mondo di mezzo, una nebbia ingorda non dà respiro ed è roco il mio tamburello. Si è immemori di tutto. Ci si mangia l'un l'altro. E il dolore altrui nessuno avverte." Si è spezzato l'incantesimo, uomo e Natura si sono allontanati. Si cercano senza raggiungersi nello spaesamento cosmico. La poesia di Irina Ermakova ricompone le parti, riporta la pace, ristabilisce l'ordine. La sua lirica attinge ad accordi ancestrali e alla cultura classica, ma nel modulare la voce trova una cifra stilistica innovativa e personale. Trascina le parole al di là del verso, le rende vive, accese, a tratti infuocate. Esprime quell'ardore che da sempre l'ha attratta, senza preoccuparsi della disattenzione dei critici, delle destabizzazioni politiche del suo paese. Canta con libertà per aprire un varco prima che il bu...
Le recensioni dei libri che amo