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"Non c'è pace per Kühn" Jan Weiler Keller Editore

  "Non c'è pace per Kühn" Jan Weiler Keller Editore "Appena riusciva ad afferrare un'idea, ne arrivava un'altra che gliela strappava di mano. Non faceva in tempo a trovarsi da solo con sè stesso che cascate di pensieri e immagini sconnesse si ammonticchiavano nella sua mente." Fin dalle prime pagine si prova una empatia spontanea per Martin Kühn. È il suo modo di raccontarsi, l'attenzione alle piccole cose, il flusso di pensieri che lo tormentano. La capacità di trovare crepe durante gli interrogatori, di mettere alle stette gli ipotetici colpevoli con una strategia sottile e intelligente. Procede per gradi con un raffinatissimo eloquio verbale. Sa che non farà carriera ma prende molto sul serio il lavoro di poliziotto. È intuitivo e conosce le oscillazioni tra bene e male della natura umana. "Non c'è pace per Kühn", pubblicato da Keller Editore nella traduzione di Federica Garlaschelli, è primo di una trilogia che ha per primo attore l...