Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta #ISuggerimentiDiCasaLettori

"I sentieri delle ninfe" Fabrizio Coscia Exórma

"Il mondo, lentamente, mestamente, pur tra mille sfavillii e in un trionfo di pixel, si opacizza al nostro sguardo, che si fa sempre più miope". Forse abbiamo perduto nella foresta dei quotidiani bisogni la capacità di meravigliarci, di lasciarci suggestionare da un quadro, un verso, un mito. "I sentieri delle ninfe", pubblicato da Exórma, è dedalo di percorsi letterari, artistici e psicologici.  Preparatevi, verrete abbagliati dalla conoscenza del Mistero. Il mistero di un amore che si trasfigura e veste abiti eterei mostrandosi e ritraendosi come un gioco d'acqua. Avrete la sensazione di esservi svegliati dopo un lungo sogno popolato da ombre ed ecco finalmente la luce. L'estasi di riassaporare i racconti che vi hanno accompagnato. L'Odissea, l'Iliade, il Fedro di Patone dialogano come se il tempo e lo spazio fossero un'illusione. La sublimazione della narrazione svela le arcane simbologie che hanno attraversato poeti, artisti, scu...

"Prigione" Emmy Hennings L'Orma

"Non c'e spazio, non c'è tempo, non c'è aria". " Prigione", pubblicato da "L'Orma" è un romanzo autobiografico, la storia di una donna reclusa. Ogni gesto diventa marmoreo, ogni parola inutile, ogni speranza azzerata.  Un viaggio nel caos di una condizione che spezza dignità e identità. Emmy Hennings, voce complessa del Novecento letterario, non si ferma a denunciare le condizioni di disumanità delle carceri.  Mostra l'aspetto più segreto, quello in cui tra la colpa e l'innocenza il limite si confonde. Racconta le donne con le loro solitudini, paure, incertezze. Sono compagne, spesso complici di un pianto o una risata condivisa. "Ragazze anonime, bruttine, con l'aria di chi è stata tradita, abbindolata".  Il suo è uno sguardo pietoso che non comprende il giudizio. Della sua storia sappiamo poco e non importa. Non è l'evento ma lo spaesamento che sta vivendo il nucleo della narrazione. L'ora d...

"I racconti delle donne" Annalena Benini Einaudi

"La stanza è vostra, ma è ancora spoglia."  Le parole di Virginia Woolf si riempiono di significato grazie a "I racconti delle donne",pubblicato da Einaudi. Mancava una antologia letteraria capace di raccogliere il meglio della narrativa mondiale.  Il pregio del libro è quello di aver creato un luogo non solo virtuale nel quale converge la complessità del pensiero femminile.  Un luogo dove entriamo in punta di piedi, attraversiamo ogni spazio con il cuore che batte, ci fermiamo, riprendiamo fiato, rileggiamo una frase, godiamo di ogni parola.  Annalena Benini, curando questo prezioso gioiello, ci ha restituito la purezza del linguaggio, quel linguaggio che si riempie di senso, che azzera le distanze tra il detto e il non detto.  Sentiamo l'anima di chi scrive, entriamo in comunione con i fonemi. È il coraggio di raccontarsi, di non omettere, di mettersi in discussione uno dei tanti fili conduttori.  L'ironia di Dorothy Parker, "l'amore ...

"C'era il mare" Fulvio Ervas Marcos y Marcos

"Petrolchimici e alluminio, raffinerie e cantieri, fertilizzanti e plastiche", scorie ingombranti che si sono sostituite alla distesa azzurra. Una leggenda, il bisogno di immaginare una natura incontaminata? All'ispettrice Luana Bertelli piace pensare che a Marghera "Mar ghe gera". Nasce con questo artificio immaginifico "C'era il mare" edito da Marcos y Marcos. Un poliziesco che si diverte ad infittire la trama in una divertente ricerca di un bizzarro serial killer.  Tre omicidi dissimili nell'esecuzione ma incatenati dalla stessa misteriosa aura.  La morte è sempre accompagnata da messaggi simbolici che vanno letti come provocazioni. Il lettore viene continuamente coinvolto e costretto a sentirsi protagonista. A coordinare la risoluzione dell'enigma torna il commissario Stucky, sempre pronto a "sciogliere nel bicchiere di grappa un cucchiaino del tempo che passa." A fargli da spalla gli agenti Spreafico, Landrulli e Spere...

"Restare vive" Victoria Redel Einaudi Stile libero

Ci sono libri che, letta la sinossi, attraggono, diventano calamite e trasmettono un messaggio chiaro: aspettano proprio te.  Da "Restare vive", pubblicato da Einaudi Stile Libero, ho subito questa strana alchimia e mentre la notte batteva il suo tempo diseguale, le pagine assumevano contorni di una storia già vissuta.  Le "Vecchie Amiche" unite da ore, giorni, adolescenze, matrimoni, abbandoni, nascondono un prezioso segreto. Nella interazione di esperienze ognuna è rimasta sé stessa. Le conosciamo e ci riconosciamo. Caroline e la paura di appartenere al gruppo e di lasciarsi andare, Molly e quella macchia d'infanzia stampata sulla pelle, Helen che nei colori improvvisa la scenografia del finale, Ming, tradizionalista "globetrotter romantica", ed Anna, protagonista coraggiosa di una battaglia che dura da anni. La malattia ha scavato solchi profondi sul corpo ma non ha intaccato il desiderio di scegliere fino all'ultimo respiro. "Lei...

"Il banchiere" Régis Jauffret Edizioni Clichy

Duro, inquietante, scritto con la volontà di penetrare e scavare nelle zone più buie della seduzione. Leggendo "Il banchiere" (Edizioni Clichy) non si riesce a capire quanto è reale e quanto è inventato. Una donna, oggetto del piacere, ed un uomo potente, inavvicinabile: dalla loro storia nasce una trama ambigua, dominata dall'edonismo. Chi è la vittima e chi è il carnefice? Quanto è inesplorato il mondo delle escort? Esiste un limite alla perversione? Régis Jauffret ribalta e mostra la vera faccia della morale. Mette in scena un omicidio, ne registra ogni attimo, crea l'aspettativa del noir. Incatena il lettore giocando con l'invenzione di parole, frasi, immagini.  A tratti fa intravedere la sofferenza della protagonista, il bisogno di amore ma sono piccole scintille di luce.  A dominare la scenografia c'è il non senso della relazione, quando la libertà è decisa dal destino, quando la corruzione del denaro profana ogni sentimento.  ...

"Glossa" Juan Josè Saer La Nuova Frontiera

Può la letteratura deformare il reale trasformandolo in finzione? Può giocare con i ricordi e riuscire a metterli in discussione? Può scindere corpo e mente creando una scrittura che, spazzando ogni certezza, diventa circolo ininterrotto di metafore? Basta leggere "Glossa" pubblicato da "La Nuova Frontiera" per avere la certezza che esiste una narrazione libera da ogni vincolo strategico.  È l'intrecciarsi degli eventi, lo scontrarsi dei protagonisti, la concatenazione di fonemi a costruire una trama immaginifica.  Juan Josè Saer ci fa provare il brivido di essere attori grazie ad un testo che è scarno di punteggiatura ma ricco di una creatività folgorante.  Due personaggi: Leto e il Matematico, apparentemente distanti caratterialmente in una mattina foriera di presagi "avanzano nel tempo, come se ogni passo li portasse in direzioni opposte".  Ma siamo certi che "tempo e spazio non siano inseparabili?" Due anime che per l'alch...

"L'idiota" Elif Batuman Einaudi

Rivivere la giovinezza in compagnia di Elif Batuman non è solo un'esperienza esilarante. Leggendo "L'idiota", pubblicato da Einaudi, si approda nel territorio delle domande, quelle che non sempre trovano risposta, che continuano ad affollare le nostre menti anche da adulti.  La scrittrice riesce a farci intravedere soluzioni, piccole luci che illuminano insoluti problemi esistenziali. Ci accompagna nel viaggio non solo metaforico nel paese delle Parole la diciottenne Selin.  Fin dalle prime righe ci incanta. È spontanea, sprovveduta, curiosa ma anche molto spaventata.  "Nessuno ti diceva cosa dovevi fare" mentre le novità sono tante. L'università, i colleghi, la complessità dei corsi da seguire, "il bisogno di essere anticonvenzionale" ed una curiosità che conosciamo bene. "Cosa significano veramente i libri"? Quando riusciamo a cogliere il legame tra la letteratura e la nostra esperienza personale? Quando nell'identif...

#MaiDimenticare

Ci sono libri che riescono a coniugare diversi generi letterari, offrendo al lettore una panoramica narrativa che interpreta il vero senso della letteratura. "Mai dimenticare", edito da Edizioni e/o, nell'incastro perfetto di una trama fitta, pur avendo i connotati di un poliziesco, è un singolare  esempio della sottile discrepanza che talvolta può distinguere la vittima dal colpevole. "Jamal Salaoui. Arabo. Handicappato" è voce narrante di una storia che fino alle ultime pagine mantiene il ritmo accelerato del mistero. Coinvolto suo malgrado, il protagonista diventa il capro espiatorio di un sistema giudiziario poco avvezzo a cogliere le sfumature. L'omicidio di una giovane donna è pretesto per giocare su diversi piani temporali e costruire la struttura perfetta di un romanzo ad incastro.  Michel Bussi gioca la carta vincente del dubbio, quel sordo rovello che insinuandosi nella mente non sa distinguere il bene e il male. A rendere l'atmosfer...

#ISuggerimentiDiCasaLettori

Struggente, poetico e inflessibile: "Ipotesi di una sconfitta", pubblicato da Einaudi, Stile Libero, riordina il tempo secondo schemi che annullano le distanze tra lettore e scrittore. Crea una empatia su eventi storici che, nel dettaglio dell'esperienza personale, diventa storia collettiva di una generazione. Giorgio Falco descrive, con una lucidità ragionata, la deriva del mondo del lavoro, la precarietà di chi non vuole adattarsi ad essere pedina del sistema. Presenta tanti personaggi, incontrati per caso nel caos di una società che inizia a subire le metamorfosi degli anni ottanta. Ognuno ha quella originalità che solo un occhio attento sa cogliere. È la vita sfrangiata di mediocrità intrappolata dalla quotidiana scalata per la sopravvivenza. Chi  ha conosciuto l'umiliazione in un ufficio di collocamento,  ha sentito di essere "ai bordi",  ha assaggiato l'amarezza di un rifiuto, ha percepito sulle ossa la rinuncia come mancanza di scelta sarà ap...

#ISuggerimentiDiCasaLettori

Difficile leggere “Chi sono io? Autoritratti, identità, reputazione” senza restare intrappolati nella ricerca spasmodica di domande che Concita De Gregorio pone a se stessa e a coloro che insieme a lei vogliono attraversare il sentiero della conoscenza antropologica e psicologica dell'essere. Un viaggio etimologico della personalità depauperata dagli orpelli della rappresentazione sociale. Partendo dal selfie fino al arrivare al percorso intrapreso dalle più rappresentative fotografie del nostro tempo si cerca di capire cosa è rimasto dell’io, quanto si nasconde o si svela dietro uno scatto. La rete con il vizioso gioco delle apparenze sta facendo perdere di vista il soggetto con le fragilità, paure, invocazioni di aiuto. Con il linguaggio cristallino della giornalista che non si tira indietro davanti alla realtà, Concita sceglie di incontrare diverse artiste dell'obiettivo.  Nascono storie di vita, quel “cercarsi, mancarsi, incontrare, incontrarsi”. Il libro, pubblicato da ...