"L'albero e la vite" Dola de Jong La Nuova Frontiera "Un incontro del tutto casuale - per quanto mi chieda spesso come sarebbe stata la mia vita senza di lei. Per molto tempo pensai di aver avuto un ruolo di mera spettatrice, ora invece so di aver cambiato la mia rotta per lei." A distanza di tempo Bea prova ad analizzare il suo rapporto con Erica. È necessario vedere in prospettiva il passato, coglierne quelle sfumature che volutamente erano rimaste sospese, individuare gli squilibri e i passi falsi, i cedimenti e i silenzi, le pagine vuote e le attese, i ruoli all'interno della relazione. Ambientato ad Amsterdam nel 1938, "L'albero e la vite", pubblicato da La Nuova Frontiera grazie alla traduzione di Laura Pignatti, va letto senza cedere alla tentazione di facili interpretazioni. Bisogna cogliere la raffinatezza nel delineare le caratterialità e l'originalità nel tratteggiare due diversità. Bea è riflessiva, poco incline agli incendi ...
Le recensioni dei libri che amo