#AnneFrank Vite parallele Sabina Fedeli Anna Migotto Feltrinelli Editore
"A un certo punto della storia, quella con la S maiuscola, in Germania essere ebrei era diventata una colpa.
Significava venire odiati, dover scappare, nascondersi, essere uccisi.
Mille domande avevano cominciato a martellarla, sentiva il bisogno di capire le ragioni profonde, non limitarsi ai fatti che già conosceva."
Pagine della Storia difficili da raccontare.
Come sublimare la memoria, svegliare le coscienze, provocare reazioni in un mondo veloce e digitalizzato?
Come coinvolgere i nostri giovani, farli sentire immersi nel passato, attori di vicende così lontane?
Ci riescono brillantemente Sabina Fedeli e Anna Migotto attraverso una attualizzazione che permetta la visualizzazione di un vissuto tragico.
Alla giovanissima Caterina è affidato il compito di guidarci.
La lettura in classe del libro di Anne Frank scatena infinite domande, le stesse che da adulti continuamo a porci.
Come è stato possibile l'Olocausto?
Difficile accettare l'orrore e la conoscenza della follia umana.
"Il Diario per Caterina rappresentava il ponte capace di collegare un passato, che sembrava distante ed estraneo, a un presente dove lo studio della storia non era solo questione di date, trattati o battaglie, ma di persone, di sentimenti, di file per il pane, di ospedali e feriti, dei figli che tornano sani dalla guerra e di quelli che scompaiono per sempre."
Un primo passaggio che mostra quali imput stimolano le menti, ma non basta.
Solo un viaggio nei luoghi della memoria potranno aprire un dialogo tra presente e passato.
"#AnneFranck Vite parallele", pubblicato da Feltrinelli Editore, non è un libro divulgativo rivolto ai ragazzi.
È la coscienza che si sviluppa attraverso un percorso a ritroso.
Le parole di Anne fanno da controcanto ad un testo bellissimo, innovativo, originale.
Il mondo di oggi e quello di ieri si connettono, si interscambiano senza interferenze.
Si uniscono due linguaggi, entrambi significativi.
Tratti del Diario e frammenti di chat, storie da postare sui social.
Una scrittura che diventa comunione di spirito, che fa da ponte tra due ragazzine.
A creare un ulteriore scenografia molto suggestiva sono le voci di cinque sopravvissute alla Shoah.
Non ci sono più barriere, silenzi, omissioni.
È arrivato il tempo della Verità.
Nella struttura narrativa articolata, nel percorso di consapevolezza, nella ricerca delle fonti emerge il progetto culturale di un testo che merita attenzione.
Vibra di poesia e di dolcezza, è struggente e lieve come una carezza, è il volto senza maschere di ciò che non dovrà più accadere.
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