Passa ai contenuti principali

"Ultramarino" Mariette Navarro La Nuova Frontiera

 


"Ultramarino" Mariette Navarro La Nuova Frontiera







È comandante di un cargo ed è donna.

Precisa, distante, razionale.

Il mare è la sua patria e il suo destino, la pace e l'equilibrio.

Conosce le carte nautiche, le interpella, è vigile, mai assente col pensiero.

All'improvviso uno scarto che parte dal corpo e diventa voce.

Per un attimo prevale la ragazzina che è in lei e acconsente ad una richiesta dei marinai.

Fare una pausa, fermare i motori, concedersi un bagno nell'Oceano.

Dal momento in cui i suoi uomini si tuffano succede qualcosa di indefinito che avrà conseguenze inimmaginabili.

"Ultramarino", pubblicato da La Nuova Frontiera nella Collana "liberamente" e tradotto dal francese da Camilla Diez, ha il potere di trasportartarci in una dimensione fuori dallo spazio e dal tempo.

Siamo in preda allo spaesamento mentre sulla nave una strana coltre avvolge tutto.

Il disorientamento è palese anche in colei che è stata da sempre abbracciata alla realtà.

Strani presagi, un cerchio che appare e scompare, l'assenza di segnali di un cambiamento climatico accelerano il ritmo della narrazione.

Un dettaglio inquietante, una presenza che crea vertigini e aumenta la tensione.

Il mare racconta la sua storia di vivi, morti e sopravvissuti e ci si chiede dove stiamo andando.

Ci siamo arenati in preda ai nostri fantasmi o stiamo subendo il fascino di ciò che appare solo nella nostra immaginazione.

Cosa significa andare alla deriva?

Per riprendere la rotta bisogna riincontrare quella parte di sè che non vuole emergere.

Accettare il dolore, farsi conca che accoglie il ricordo, cedere alle lusinghe dell'amore.

Imparare a non essere copia del padre, scegliere autonomamente di lasciarsi cullare dalle onde.

Mariette Navarro sa esplorare il soprannaturale, introducendo illusioni e chimere.

Regala alla figura femminile la gioia di ricomporre passato e presente, di sentire e percepire oltre le barriere del possibile.

Una storia suggestiva, ipnotica, catartica.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore

  "Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore  "Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo." La poetica di una narrazione che sa incantare. Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti. L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie. La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama. Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare. Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi. "Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è

"I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore

  "I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore  "La casa senza amore di giorno non esiste. Puoi in qualche modo tenere a distanza i pericoli. Il rumore del traffico, le voci dei vicini, i canti degli uccelli o i latrati dei cani possono distrarti. Non hai coscienza di essere al mondo, sei sospeso." Raccontare la fine di un amore significa entrare nello spazio angusto della sconfitta. Rivivere momenti, rielaborare il senso di perdita, cercare un senso allo stato di abbandono e di estraneamento. Ricostruire l'Io scindendolo dal noi. Imparare ad abitare il luogo condiviso, dare un nome alle stanze, sentirsi profughi senza identità. "I dieci passi dell'addio", pubblicato da Einaudi Editore, è pura poesia. È il coraggio di interrogarsi sulla relazione amorosa, rivederne la luce dell'incontro e il buio di un abbraccio negato. "Il mondo viene sommerso. Le terre, i cieli. È un dolore che può raggiungere la luna. Oscurarla." La d