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"La stella polare della Costituzione" Liliana Segre Einaudi Editore



 "La stella polare della Costituzione" Liliana Segre Einaudi Editore






È il 13 ottobre 2022.
Una giornata che resterà impressa nelle nostre menti grazie al discorso pronunciato da Liliana Segre a Palazzo Madama.
Inaugura la nuova legislatura con voce ferma.
Le sue parole non vanno disperse ma gelosamente custodite.
Grazie ad Einaudi Editore possiamo leggerle con calma in "La stella polare della Costituzione."
Già il titolo contiene il messaggio forte che la senatrice a vita ci dona.
Il dono di una donna che ha conosciuto e vissuto la follia delle leggi razziali e l'orrore dei lager.
Da sopravvissuta ha scelto di non ripiegarsi su stessa ma di impiegare le sue energie per raccontare ed essere testimone.
Ad introdurre il testo la commovente e sentita prefazione di Alessia Rastelli che riesce a fare un excursus storico e sociologico dell'autrice.
Non solo un invito alla meditazione, anche e soprattutto la sollecitazione a trovare una strada comune da percorrere.


"Sono parole pronunciate proprio nel mese in cui cade il centenario della marcia su Roma, destinate a entrare nella storia e che nella storia, personale di Liliana Segre e collettiva dell’Italia e dell’Europa, trovano fondamento e assumono un significato ancora piú profondo e prezioso. 
Vale perciò la pena leggerle e rileggerle, perché facciano da guida per il presente e il futuro e, al contempo, siano elaborate e meditate alla luce del passato, troppo spesso accantonato o banalizzato in un Paese che non sembra ancora averci fatto pienamente i conti."


In rispettoso raccoglimento ci accostiamo al testo.

La pacatezza delle frasi, la sintesi storica, l'analisi di un presente tormentato dalla guerra, la distinzione di ruoli all'interno del Governo, il riferimento ai Padri Costituenti creano una correlazione stretta tra il prima e il dopo.

Affermare che non è utopia credere nella Carta Costituzionale, ricordare che questa difende e protegge ogni cittadino senza discriminazioni in questo tempo di disinteresse alla politica ha un valore doppio.

Fa sentire nuovamente protagonisti di un progetto comune che si potrà realizzare se tutti opereranno sconfiggendo odio e pregiudizi.

Insistere sulla cooperazione tra Parlamento e Governo e sulle assunzioni di responsabilità significa rendere credibili le istituzioni, evitare derive violente e aggressive.

Mi auguro che il testo sia testamento per giovani e meno giovani, guidi gli incerti, illumini i fanatici, permetta ad ognuno di noi di vedere brillare la stella polare.


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