"Astenersi principianti" Paolo Milone Einaudi Editore
"La morte non si fa prendere dalle parole
Sfugge negli spazi bianchi
come l'acqua del mare sfugge tra le dita."
Paolo Milone inventa un artificio scenico che riesce a disorientarci.
Eccola la Signora della Notte, entra spavalda nelle case, attraversa le nostre strade.
Si fa vicina, tangibile, materiale.
Non quell'ombra che inquieta i nostri sogni, tormenta le nostre giornate.
Possiamo avvicinarla, parlarle, confessarle i nostri timori.
Sfidarla mentre lei sorniona ci sorride.
È l'apoteosi del paradosso, la rivoluzione delle costruzioni mentali.
È l'indicibile che si materializza, la carezza che avvicina a ciò che non conosciamo.
Il salto, il naufragio, la danza, il canto: è Incontro con una parte di noi.
È il mondo parallelo, quell'Oltre da comprendere.
"La Morte è mia parente:
sorella, fratello, cugina, zia,
nonna, nonno, padre, madre,
figlia e figlio, nipote e bisnipote.
Perchè noi, trasmettendo la vita,
trasmettiamo la morte."
"Astenersi principianti", pubblicato da Einaudi Editore, alterna poesia e prosa, concede pause, allenta la presa, accelera il battito.
La scrittura diventa esperimento, metrica dialettica da superare, intuizione letteraria.
Scandisce più tempi in una collocazione dello spazio che supera il nostro concetto di prima e dopo.
Mostra il dolore, quello che
"arriva a fiotti.
Quando è forte da stordire, allora lo provi meno,
appena torni in te, lo provi di più.
Questo andare e venire
è clemenza e pietà."
Le immagini si susseguono, cartoline color seppia.
I personaggi siamo noi con le inquietudini e le certezze, la voglia di vivere, la stanchezza di aspettare.
Noi che ci muoviamo in questa terra come se fosse ancoraggio certo.
Noi che non siamo capaci di spiegarci il dopo, di dare un nome alla spaesante sensazione che l'ora dell'addio forse è vicina.
L'autore ci regala un testo arioso, liberatorio.
Un viaggio di purificazione e di accettazione, di ricerca e di scoperta.
Una favola bella che ci terrà compagnia.
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