Passa ai contenuti principali

"Invecchiare al tempo della rete" Massimo Mantellini Einaudi Editore

 


"Invecchiare al tempo della rete" Massimo Mantellini Einaudi Editore 








"Il mondo digitale è edificato sulla brutalità del dato.
Tratta l'informazione come un codice binario e non si occupa della nostra vecchia natura sentimentale.
È un mondo architettato per residenti giovani."

"Invecchiare al tempo della rete", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Vele, ci spinge a guardarci allo specchio, quello specchio che ad una certa età proviamo ad evitare.
È venuto meno il riconoscimento, l'accettazione del cambiamento.
Lo stesso succede con gli archivi che la memoria ci propone.
Frammenti di ciò che non ci appartiene più perchè datato, doloroso, segno del tempo che ci è sfuggito di mano.
Tutto si complica quando la società tecnologica ci impone di esistere ed ecco che diventiamo il "vecchiogiovane."


"Vorremmo essere come gli altri, desideriamo essere innovativi e giovani, perché solo il giovane è la faccia presentabile dell'innovazione la quale, nel momento in cui si rivolge ad altre età, perde la sua componente fondamentale di freschezza e rottura degli schemi."


Impareremo a fingere, subiremo una metamorfosi che investirà il linguaggio e la sfera affettiva.
Convinti che il web ci protegga non ci accorgiamo di essere diventati dei fantocci.
Un'analisi acutissima che indaga sulle relazioni falsate dai social, su argomentazioni culturali massificate, sulla paura di essere dimenticati.
Il saggio riesce a snidare le insidie del nostro tempo attraverso riflessioni che attingono alla letteratura.
Dalla Ginzburg a Cioran, da Pavese a Buzzati: una piccola antologia che rafforza il pensiero di Massimo Mantellini.
Attenzione: non è un libro per anziani ma soprattutto per giovani che affrontano la vita come se fosse eterna.
È un viatico per imparare a cercare la vera socialità,  ridare valore alla cronologia che la rete sottovaluta, imparare ad osservare gli invisibili che hanno storie da raccontare.
Recuperare il rapporto vero con la terza età significa non disperdere  l'esperienza.
Per chi di anni ne ha parecchi il monito a non arrendersi.
Il viaggio continua, basta ritrovare stupore e riflettersi negli occhi dei figli.
Per chi ha piacere di comprendere i cambiamenti epocali illustrati con competenza e professionalità.
La scrittura è una piacevole passeggiata nei giardini del sapere.

Suggerisco di leggere dello stesso autore "Dieci splendidi oggetti morti" (Einaudi 2020) per non dimenticare il percorso che abbiamo compiuto.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore

  "Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore  "Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo." La poetica di una narrazione che sa incantare. Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti. L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie. La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama. Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare. Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi. "Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è

"I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore

  "I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore  "La casa senza amore di giorno non esiste. Puoi in qualche modo tenere a distanza i pericoli. Il rumore del traffico, le voci dei vicini, i canti degli uccelli o i latrati dei cani possono distrarti. Non hai coscienza di essere al mondo, sei sospeso." Raccontare la fine di un amore significa entrare nello spazio angusto della sconfitta. Rivivere momenti, rielaborare il senso di perdita, cercare un senso allo stato di abbandono e di estraneamento. Ricostruire l'Io scindendolo dal noi. Imparare ad abitare il luogo condiviso, dare un nome alle stanze, sentirsi profughi senza identità. "I dieci passi dell'addio", pubblicato da Einaudi Editore, è pura poesia. È il coraggio di interrogarsi sulla relazione amorosa, rivederne la luce dell'incontro e il buio di un abbraccio negato. "Il mondo viene sommerso. Le terre, i cieli. È un dolore che può raggiungere la luna. Oscurarla." La d