"L'età del disincanto"
Jane Smiley
La Nuova Frontiera
"Il tempo si dilatava e si contraeva. I minuti si gonfiavano come palloncini e, a ripensarci, i primi due mesi della nostra frequentazione sembrano essere durati tanto quanto il tempo trascorso da allora fino a oggi. Un giorno era come un sacco di tela. Ci si poteva sempre infilare dentro qualcosa, e quello non faceva altro che gonfiarsi un po’. Tutta colpa della routine, giusto? Deve pur esserci un colpevole."
Dana e Dave si sono conosciuti alla facoltà di odontoiatria.
Hanno aperto uno studio insieme, si sono sposati, hanno tre figlie, una situazione economica stabile.
Esistono coppie perfette?
È quello che indaga Jane Smiley, vincitrice del Premio Pulitzer con "Erediterai la terra."
Voce narrante è la figura maschile e sin da subito ci fa intuire che qualcosa non funziona come prima.
È la routine che sta creando una falla o i differenti approcci all'esistenza?
"L'età del disincanto", pubblicato da La Nuova Frontiera grazie alla traduzione di Valentina Muccichini, già nel titolo contiene una traccia interpretativa.
Ad aprire una crepa certamente influisce il silenzio, l'incapacità di lui di rivelare i suoi dubbi sulla fedeltà della moglie.
Cresce la tensione all'idea che la donna non sia felice ed abbia un altro.
Un paziente come tanti scatena in Dave una metamorfosi.
È come se volesse dimostrare a sé stesso e agli altri un'aggressività che di fatto è una difesa.
Ancora una volta la scrittrice ci sorprende con una storia che scandaglia le zone buie dei personaggi.
Mette in scena una commedia tragicomica che ci fa riflettere sul nostro modo di amare e di vivere la relazione.
Un romanzo che non dà tregua in un crescendo emotivo dove ossessioni e paure si ingigantiscono.
Una prova letteraria molto riuscita.
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