"Althénopis" Fabrizia Ramondino Fazi Editore
"Althénopis", ripubblicato da Fazi Editore, è la celebrazione della memoria, purificata dal sentimentalismo.
Una memoria non dogmatica o evocativa.
Viva, fervida, viscerale.
Carica di fragranze e di assonanze verbali, di corpi, volti, oggetti.
Sfrondata da tracce mitologiche e simboliche.
È visiva, densa di immagini, priva di enfasi.
Quando lessi il romanzo da ragazza nell'edizione Einaudi ne fui folgorata.
Mi attraeva la scrittura ricca di dettagli, poetica, suggestiva.
Quell'esuberanza di bambina che osserva e impara, il suo approccio alle relazioni, la maturazione e la capacità di affrontare la realtà.
Mi si spalancarono le porte di una narrazione che pur essendo soggettiva sapeva essere collettiva.
Mi colpì l'attenzione alle figure femminili, così diverse.
Oggi a distanza di anni mi emoziona ritrovare tra le pagine quella parte di me che avevo rimosso.
Ho la sensazione di poter riannodare i fili di un passato che è fatto di luoghi e di anime.
Di chi è rimasto e di chi non c'è più, di case e di paesaggi, di viaggi e di ritorni.
Di rabbie e riconciazioni, di quel Sud così complesso, statico.
Di quel vuoto d'amore che non si potrà più colmare.
Sono grata a Chiara Valerio che attraverso una prefazione da brivido mi ha permesso di analizzare il testo nella sua struttura stilistica e linguistica, mi ha fatto apprezzare la carnalità e il paesaggio interiore, sociale e storico di un paese che porta i segni della guerra.
Vi invito ad affidarvi a Fabrizia Ramondino, senza esitazioni.
Con la mente e il cuore liberi.
Sono certa che troverete emozioni e frammenti di esistenza che vi appartengono.
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