"Lezioni" Ian McEwan Einaudi Editore
"Lezioni", pubblicato da Einaudi Editore, è il Romanzo.
Quello che aspettavamo da tempo nella certezza che sarebbe arrivato a spalancarci le porte e condurci nella Casa della nostra Identità.
Dall'infanzia all'età matura assistiamo al viaggio dell'Uomo che sa mettersi in discussione.
Rivede come in un film ciò che è stato bambino, quanto la famiglia abbia forgiato il carattere, cosa ha significato entrare in collegio a undici anni.
La scoperta della sensualità che è estasi e paura dell'ignoto.
La musica e le sue trappole incantatrici, il senso di smarrimento e l'euforia del nuovo che appare.
Roland Baines è espressione di una generazione che ha attraversato il Novecento.
Frutto di un tempo in cui tutto era possibile mentre il mondo girava vorticosamente intorno ad eventi che avrebbero cambiato il corso della Storia.
E la Storia è presente, narrata in un'alternanza di sbigottimento e consapevolezza.
Ci sono passaggi dove si sente che stanno naufragando le certezze ma quello che colpisce è la capacità di sintesi, la raffinatezza nel far muovere i personaggi all'interno della trama.
Si ha la sensazione che siano sovrastati da un destino che manipola e ghermisce.
A questa forza superiore si tenta di resistere e sono le figure femminili ad essere le più determinate.
Chi è veramente Roland?
Abbandonato dalla moglie, con un neonato da accudire, stenta a capire le ragioni del suo fallimento.
I ricordi si impigliano nel presente, sono la prova di un prima che poteva evolvere in maniera diversa.
Ma c'è qualcosa di profondo, una inquietudine che attraversa le pagine.
Verso il futuro con le sue voragini, verso il passato che resta un'incognita.
Il testo è costruito su piani sovrapposti ed ogni capitolo è inizio di un cammino.
La scrittura ha la solidità di chi del lessico ha fatto la sua arte, di chi non ha timore di vagare da un periodo ad un altro.
Sa riempire i vuoti, comporre un'altalena di emozioni e diluirle con intelligenza attraverso il viraggio seppia.
Ian McEwan torna al suo pubblico con un'opera magistrale che racchiude la poetica precedente.
Dalla sensibilità nei confronti dei bambini, allo sguardo disincantato del viaggiatore, alla affabulazione come esercizio vitale.
Dalla letteratura alla quotidianità, dalla caduta del muro di Berlino al terrore per la nube radioattiva, dal sentirsi inadeguato alla passione per la poesia.
Il tessuto narrativo non ha tentennamenti, è un fluido caldo che abbraccia il lettore e al contempo lo costringe ad interrogarsi.
Sempre in bilico tra ragione e istinto, desiderio di sopravvivenza e incertezza, lo scrittore ci regala la sua vita e ci permette di avventurarci nella nostra.
Con i tanti perchè che danno senso alle giornate, con la memoria rivisitata, con la certezza che nel mondo malato i bambini ci guideranno verso la luce.
Un capolavoro!
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