"La grande migrazione" Kari Hotakainen Iperborea Editore
"La Città vi aspetta a braccia aperte, impaziente, ha acceso le luci e riscaldato le vie principali, quando sarete lì vi darà tutto ciò che ha, la Città attende nuovi contribuenti, i vecchi sono ormai spremuti, e si aspetta che a questo richiamo rispondiate con qualcosa di più di un borbottio.
La Città è un’opportunità. Anzi, in realtà è l’unica opzione possibile."
Non c'è scampo, bisogna abbandonare la campagna, riorganizzare il presente, adattare i propri tempi a quelli della metropoli.
Leggendo "La grande migrazione", pubblicato da Iperborea Editore grazie alla traduzione di Nicola Rainò, si ha la sensazione di entrare all'interno di una struttura labirintica.
Sovvertite le regole della convivenza, gli uomini sono costretti a reinventarsi.
Non ci sono certezze, solo una infinita confusione.
La città è un magma indistinto dove ognuno si muove disordinatamente.
La globalizzazione è omologazione: è questo il teorema sul quale si sviluppa la trama.
Surreale, iperrealista, geniale.
La spoliazione dell'identità, del patrimonio culturale mostrano la follia di un sistema che governa il mondo abolendo la creatività.
"Studio, lavoro, casa, famiglia, carriera, pensione, vecchiaia, funerali.
Ci si era abituati a questa storia dalla trama rassicurante, ma ormai non esisteva più, ora era necessario accettare parti secondarie scombinate, ruoli interscambiabili, la scomparsa del narratore e il fatto che erano caso, fortuna e fluttuazioni economiche a scrivere le trame, tutte insieme una sopra l’altra."
Ancora una volta Kari Hotakainen riesce a stupirci.
Ci provoca e ci diverte, ci trascina all'interno di infinite storie.
Piccole e imperfette esistenze, giochi di potere, assenza di un progetto comune.
Ci rivediamo sballottati in cerca di un alloggio, spaventati e insicuri in un mondo che ha perso senso.
Ci chiediamo se questa è la metafora del nostro tempo, dove ogni valore svapora, dove il sogno è illusione.
Cosa resta?
Come tornare ad essere vivi?
Una traccia di speranza si evidenzia fin dalle prime pagine.
"Bisogna cercare di sopravvivere, capire i tempi, anche se il tempo è invisibile, un filamento di lanugine, un brusio indefinito di secondi."
Aggrapparsi a quel filo sottile e imparare a resistere.
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