"Non esisto" Alberto Schiavone Edizioni Clichy
"Odio amo rido piango ma non ricordo più come si fa a vivere, la mia vanità
ha ormai troppi spifferi e nessuno specchio.
Sono sola."
Il carcere alle spalle e il caldo afoso.
Un numero di telefono e nessuna risposta.
Il paesino delle origini in una provincia che "ha sempre i colori del passato."
Una casa che non sa accogliere.
Una manciata di soldi e una bicicletta è ciò che può concederle il padre.
Non una carezza, nessun perdono.
Maria affronta la strada, pronta a ricominciare.
Il fuori è un rifugio di fortuna, un lavoro ad ore, la stanchezza della notte.
Si affollano i ricordi di coloro che come lei hanno sbagliato, parole, facce,
storie.
Sarebbe facile lasciarsi andare, soccombere agli sguardi gelidi dei buoni.
"Mi accontenterei anche di un tramonto senza uguale facendo finta di
emozionarmi."
I sogni non sono concessi a donne come lei.
Passanti frettolosi mentre il tempo continua a scorrere indifferente.
"Non esisto", pubblicato da Edizioni Clichy, è una sinfonia di parole,
calibrate, perfette.
La scrittura sinuosa è una carezza, il racconto una scheggia del nostro
mondo.
È il dentro con le sue regole, il fuori con la sua freddezza.
È la precarietà e la mancanza di prospettive.
Una casa abbandonata, una stanza vuota, il sussurro di un linguaggio
espressivo, tagliente, docile, disobbediente.
È un Io e un Lei in un'alternanza di immagini.
È la compassione per chi come te non ha nulla, senza pudore, senza
vergogna.
Essere "un'ombra nascosta", rispettare il dolore.
Cercare "le cose belle" se ancora esistono.
Alberto Schiavone scrive un romanzo meraviglioso, commovente, libero da
pregiudizi.
Mostra la realtà di tanti esseri umani ai quali non concediamo redenzione.
Ci ricorda che le sbarre e i recinti li portiamo con noi.
Forse è il caso di liberarsene imparando ad ascoltare la preghiera di chi
vuole riprovarci.
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