"Infinito Moonlit Sara Gamberini NNEditore
"Prendere come misura il bene mi rende più facile orientarmi, molto più delle interpretazioni psicoanalitiche o degli esercizi sulla felicità.
Una pratica infantile e preziosa, l’unica che mi soccorra davvero quando vado in confusione con le persone.
Non serve altro in fin dei conti.
Fa male, fa bene."
Entrare in sintonia con Teresa, protagonista di "Infinito Moonlit", pubblicato da NNEditore, significa accettare una dimensione altra.
Trasformare la quotidianità in un fluido magico, a tratti sfumato.
Sperimentare l'abbandono delle certezze e cercare il vero Io.
Non è un percorso facile ma è liberatorio.
Il romanzo è un viaggio frastagliato, intimo, doloroso.
Se è vero che uno dei temi dominanti è l'amore non è l'unico filo conduttore.
Storie finite male, difficoltà a fidarsi dell'altro: l'autrice mette in scena le nostre paure più profonde.
Non resta a crogiolarsi in uno stato di inerzia, ma cerca di capire cosa ci si aspetta da una relazione.
"Mi interessa solo l’amore delle frequenze alte, senza simbiosi o sentimenti tiepidi o convenienza."
Forse da questa necessità nasce il desiderio di inventare un nuovo modo di amare.
Vivere l'indicibile, aggrapparsi alla figlia Maria, creare un universo di bellezza e intimità.
Sentire le vibrazioni della Natura, accettarne il mistero.
La scrittura è lo spartiacque necessario, è il pensiero libero, il coraggio di trasformare le emozioni.
Fluidificare i ricordi, meditare sull'essenziale, lasciarsi andare.
Ognuno potrà interpretare il testo, viaggiare con bagaglio leggero, trovare le risposte che cerca.
Un grande pregio in questo tempo in cui è sempre più difficile pensare.
Commenti
Posta un commento