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"La trama alternativa" Giusi Palomba minimum fax

 


"La trama alternativa" Giusi Palomba minimum fax






Di fronte ad uno stupro cerchiamo di non farci coinvolgere, convinti che non sia un problema nostro.
Siamo figli di una cultura patriarcale e nelle nostre menti è presente il modello che ci vuole vittime.
Contemporaneamente i movimenti femministi propongono soluzioni punitive che molto spesso escludono colei che la violenza ha subito.
Ci muoviamo in un territorio vischioso dove è difficile mantenere una visione lucida e obiettiva.
"La trama alternativa", pubblicato da minimum fax nella Collana Indi, apre orizzonti che ci erano sconosciuti.
Il testo si divide in due parti: nella prima Giusi Palomba racconta la sua esperienza, nella seconda sviluppa un'analisi critica molto approfondita e imparziale.
Durante la sua permanenza a Barcellona conosce Bernat, un attivista, impegnato nel sociale.
Un'amicizia spontanea che le permette di percepire la vera anima della città.
Come una bomba arriva la notizia che Bernat è accusato di stupro.
La rivelazione mina la fiducia e scatena reazioni a catena.
Rabbia, indignazione, impotenza.
Mar, la donna violata, sceglie un percorso complesso e molto interessante.
Si creano due gruppi di sopporto con l'obiettivo di realizzare una rete di sostegno.
Il colpevole dovrà ragionare sul suo gesto, comprenderne le ragioni profonde, iniziare un cammino di consapevolezza.
Le dinamiche punitive vengono sostituite da "pratiche di giustizia trasformativa."
La scrittrice con onestà non nega le difficoltà affrontate e le resistenze iniziali del personaggio maschile.
Una storia ricca di considerazioni personali e di dubbi.
A questa narrazione molto intima segue una riflessione sociale e politica.
Ogni pagina offre spunti che aiutano a metterci in discussione come donne e come uomini, a comprendere che la violenza di genere deve coinvolgere la società.
È una responsabilità collettiva e deve essere vissuta attraverso l'elaborazione mentale e psicologica.
Si devono cercare le cause, il male e contemporaneamente la cura, occupandosi dei reinserimento dei soggetti femminile e maschile.
Imparare ad essere comunità che affronta insieme le problematiche, si sostiene e cresce sviluppando una nuova consapevolezza.
La mia sintesi è certamente riduttiva perché è difficile provare a riunire insieme le tante tematiche proposte.
Il libro va letto e approfondito, va discusso e interiorizzato cercando di coglierne il grande valore terapeutico e innovativo.


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