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"L'equilibrio delle lucciole" Valeria Tron Salani Editore

 



"L'equilibrio delle lucciole" Valeria Tron Salani Editore





"La vita è così: muove alla luce solo se hai coraggio di camminarci da basso. Non fanno paura nemmeno le contraddizioni, se le attraversi con la consapevolezza che sono lì apposta per cadenzare il passo, darti equilibrio nella storia. Nevicherà ancora e sarà sempre un bene."


"L'equilibrio delle lucciole", pubblicato da Salani Editore, è la poetica del ritorno.

Viaggio a ritroso nei luoghi dell'infanzia, ai suoni, ai colori di una terra che chiama.

Adelaide e un giorno di bufera.

Eccola la Val Germanasca, cartolina innevata.

Avere il coraggio di entrare nella casa del padre per riconciliarsi con l'assenza.

Il gelo penetra nelle ossa, il calore del fuoco evoca pensieri.

Nella staticità delle immagini scorre la linfa della parola.

Una parola delicata, impregnata di amore.

Luminosa come il bianco accecante della neve.

Mista grazie a piccole frasi nel dialetto patois, che diventa musica di sottofondo.

Nel silenzio che è pieno di infinito si stagliano figure d'altri tempi.

Icone di un tempo remoto, testimoni di vite e di storie.

Nanà e la magia dell'incontro, Irma che ricorda lo zucchero filato, Levì che attende un sorriso.

La minestra che "sa di violette e fieno bagnato", il volto rugoso di anziana, ultima erede di un patrimonio culturale.

Valeria Tron scrive un romanzo dai mille profumi.

Evoca la memoria attraverso "la delicatezza di piccoli scrigni."

Entriamo con lei nella stanza delle meraviglie e tra oggetti, scatole, collezioni di fiori, vecchi libri ingialliti sentiamo che ci sta proponendo un viaggio nel tempo.

Il suo e quello di tutti coloro che vogliono difendere il prima, narrarlo come fosse una favola bella.

E la casa è colei che protegge dagli strappi del presente, congiunge generazioni, restituisce ad una madre il ruolo di educatrice e compagna.

Un libro che insegna a prendersi cura, ad avere rispetto di chi sta arrancando, di ritrovare la rotta perduta.


"Il gelo ha bussato sui vetri disegnando volute d'acanto."



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