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"Aurora" Giorgio Nisini Harper Collins Editore

 


"Aurora" Giorgio Nisini Harper Collins Editore 





"Le origini del male hanno spesso colpe inconsapevoli."


Una scrittura densa e avvolgente.

Pervasiva, originale, ricca di ambiguità.

Vivificata da una trama che attingendo alla tradizione orale della narrazione riesce ad essere innovativa e moderna.

Carica di doppi sensi, tranelli, spazi creativi.

Eccellente nell'operazione di destrutturazione dell'infanzia con le sue ingombranti paure.

Capace di cogliere la dicotomia tra verità e suggestione, di azzerare le certezze e insinuare il dubbio.

"Aurora", pubblicato da Harper Collins Editore, ci mette di fronte ad un bivio.

Possiamo imboccare la strada della superstizione o quella della ragione.

Stefano, discendente di un nobile casato di origini torinesi, cresciuto nella fabbrica di famiglia, continua il percorso degli avi.

Una scelta consapevole dettata dal bisogno di preservare il ricordo del nonno e del padre.

Sposato con Carola dopo tentativi falliti ha una figlia che ama profondamente.

Sembra una storia normale, senza scosse ma fin dalle prime pagine trapela un sentimento indistinto.

Un'insicurezza accompagnata dalla malinconia, come una premonizione.

Basterà una telefonata notturna disturbante a creare uno stato di allerta.

Senza motivi apparenti la sedicenne Aurora entra in uno stato di sonno.

Come una paralisi, un fermo immagine.

La maledizione che ha accompagnato la famiglia sta per colpire nuovamente?

Lo scrittore mette in scena un riadattamento della Bella addormentata nel bosco.

Destruttura la fiaba, la scompone eliminando ogni riferimento mitologico.

Ci restituisce un racconto moderno permettendoci di rivivere la nostra infanzia.

Dando spazio a ciò che la favola celava, giocando sullo straniamento e sull'assenza di volontà.

Quella ragazzina è paradigma non di un sortilegio ma di qualcosa di più profondo.

È il buio e la nebbia, l'ignoto che sembra senza vie di uscita.

Nella gestione dei tempi storici Nisini è maestro, riesce a narrare il Novecento e l'evoluzione dell'industria con competenza.

Il  passato è una pietra che può offuscare il presente ma anche occasione di riscatto.

Per chi vuole indagare sulle relazioni, sulle debolezze.

Per chi non ha paura dei "punti deboli."





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