"La tecnologia è religione" Chiara Valerio Einaudi Editore
"Ciò che abbiamo capito, o che non abbiamo capito, muta, cambia, si contraddice e talvolta svanisce proprio mentre ci proviamo, dunque l'unico modo che conosco e che mi pare ragionevole per stare al mondo è non smettere di tentare, nonostante talvolta sia frustrante."
I libri di Chiara Valerio sono indispensabili perchè propongono sempre metodologie di sopravvivenza.
Ci permettono di conoscere e approfondire il nostro modo di stare al mondo.
Ci invitano a ragionare seguendo itinerari ideativi e culturali originali.
Sanno provocare, incuriosire, interrogare.
Mostrano più alternative al Pensiero dominante.
Individuano il falso e il vero e i tranelli di un sistema che ci vuole immobili.
"La tecnologia è religione", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana "Vele", va letto e meditato.
È il bisogno di "tentare di dare un ordine a ciò che ci sta intorno e a ciò che abbiamo dentro."
Da Platone fino ai nostri giorni, dalla filosofia alla religione, dai video giochi alle piattaforme digitali, dall'omologazione all'alterità, dal corpo allo spirito, dalla scuola alla sottovalutazione del presente, da ciò che invisibile a ciò che "ci riquadra": una connessione rigorosa, puntuale, una analisi di ciò che siamo e che non siamo.
Comprendiamo il ruolo della tecnologia sempre più incalzante nella nostra vita, siamo spiazzati come bambini circondati da un circo mediatico che non comprendiamo.
Impariamo il valore del linguaggio, la relazione tra presente e passato, l'importanza dello spazio che occupiamo.
Ma soprattutto apprendiamo che:
"Studiare significa non accontentarsi della nostra immagine logico - razionale del mondo.
Studiare significa accettare di sbagliare, e accettare gli sbagli degli altri.
Come passi di un ininterrotto processo conoscitivo."
Grazie, Chiara!
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