"Villa del seminario" Sacha Naspini Edizioni e/o
Sacha Naspini sfida il silenzio del presente e del passato.
Si fa portavoce di un evento volutamente cancellato per rimarginare le ferite di una memoria offesa e frantumata.
Per restituire dignità ad una terra che ama profondamente.
Per ricordare chi non c'è più e per capire cosa significhi la dimenticanza.
Partendo da un fatto realmente accaduto si fa storiografo e poeta dell'anima.
Di quell'anima di una collettività che deve provare a redimersi.
Un romanzo di ricostruzione e contemporaneamente una rappresentazione scenica che attraverso l'invenzione crea una distanza emotiva.
"Villa del seminario", pubblicato da Edizioni e/o, è l'elaborazione di un Maestro della scrittura.
Le tonalità linguistiche, la materia del narrare, la parola affilata, le dinamiche esperienziali, la lenta evoluzione dei personaggi, la follia del Male, il disorientamento dei paesani, le scelte coraggiose, la ribellione silenziosa sono fili di una trama che toglie il respiro.
Le Case è il luogo dove il tempo scorre lento finché le maglie violente di un tempo maledetto sconvolgono la pacifica convivenza.
Il vescovo Galeazzi affitta ai nazisti una abitazione che diventerà campo di detenzione di ebrei e perseguitati politici.
Attraverso Renè, povero ciabattino, schivo e solitario, ed Anna, madre addolorata per la perdita del figlio, ucciso dai fascisti, seguiamo il percorso dell'umanità che resiste.
Antieroi che nella scelta dell'insubordinazione escono dall'anonimato.
Con una costruzione narrativa su più piani l'autore scuote le nostre coscienze pigre, impone una rivisitazione del passato lucida e implacabile.
Mostra che nei piccoli gesti si compie la resistenza, che siamo chiamati tutti a difendere la libertà.
Un testo da leggere alle nuove generazioni proponendo il dialogo.
Invitando ad esprimere sentimenti.
Un viaggio che educa ad essere protagonisti.
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