Passa ai contenuti principali

"La Malnata" Beatrice Salvioni Einaudi Editore Stile Libero

 


"La Malnata" Beatrice Salvioni Einaudi Editore Stile Libero 






"Le parole sono pericolose se le dici senza pensarci."


Beatrice Salvioni al suo esordio narrativo sceglie con cura ogni fonema.
La proprietà di linguaggio è una musica che si diffonde lenta e cresce, cresce travolgendo il lettore.
Impeccabile l'ambientazione scenica e il gorgoglio del Lambro è sovrastruttura di una trama costruita pezzo dopo pezzo.
La conoscenza della Storia fa da controcanto alla narrazione.
Il fascismo e le sue parate, la guerra e i suoi morti, l'obbedienza come obbligo, il silenzio di tanti, la passività e le regole di una borghesia assuefatta a chinare il capo.
La suddivisione in ceti, chi conta e chi non ha diritto ad esistere.
La violenza dei maschi educati ad essere dominatori, la famiglia piccolo borghese e le false sceneggiate all'interno delle Chiese.
"La Malnata", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Stile Libero, è un capolavoro nella forma e nello stile, nella capacità di rendere vivido il passato, nel costrutto sintattico, nella suddivisione dei capitoli.
L'autrice riesce a dare voce a due ragazzine con una professionalità incredibile.
Il loro modo di stare al mondo non è forzato, è reale, complicato.
Due diversità che si incontrano sul limaccioso fiume dell'adolescenza.
Un'amicizia difficile, ostacolata dagli adulti, da condizioni economiche e sociali che si ergono come confini.
Maddalena e la sua voglia sul volto, la rabbia che le gonfia il cuore, un soprannome che segna il suo destino.
Per tutti è colei che porta sfortuna.
Francesca con gli abiti buoni che graffiano la pelle, i pensieri confusi e la voglia di saltare il fosso dove sono  le sue paure.
Saranno gli eventi, tragici, devastanti a tenerle unite, come sorelle.
Dovranno attraversare il dolore, imparare a vivere una fede sincera, sfidare coloro che le vogliono sottomesse.
Stringersi in un abbraccio che mescola sangue e carne, trovare il coraggio di ribellarsi.
Forti e splendenti insieme.
Commovente e bellissimo, il libro riscrive un tempo che non dobbiamo dimenticare.
A coloro che non si lasciano soggiogare, alle anime libere.
Complimenti, Beatrice.
Ci rendi orgogliosi e felici nell'apprendere che la tua opera è in corso di traduzione in trentadue lingue.
Un successo meritato!

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore

  "La chiave di Berlino" Vincenzo Latronico Einaudi Editore  "Di me non sapevo niente. O meglio: ciò che sapevo volevo dimenticarlo. Trasferendomi a Berlino speravo di scoprire qualcosa osservandomi in un contesto alieno, come nell'esperimento di un chimico che esplora le proprietà di un reagente nuovo." Abbandonare un futuro forse già scritto, scegliere un luogo che allontana da ogni idea di appartenenza, vivere lo spazio vuoto e provare a riempirlo. "La chiave di Berlino", pubblicato da Einaudi Editore nella Collana Frontiere, è un viaggio antropologico. Una analisi del contesto sociopolitico, una rappresentazione del cambiamento culturale delle città europee. Partendo dall'esperienza personale Vincenzo Latronico coglie il vulnus di una generazione che ha visto sfiorire i propri ideali. "La nostra non era superficialità o trascuratezza: nel trasferirci, per molti versi, avevamo scelto di vivere una vita lontana dall'impegno politico. Ave