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"La festa di compleanno" Laurent Mauvignier Feltrinelli Editore

 


"La festa di compleanno" Laurent Mauvignier Feltrinelli Editore 





"“Ci sono segreti all’interno dei segreti, però – sempre.”


Penso che una delle chiavi di lettura di "La festa di compleanno", pubblicato da Feltrinelli Editore grazie alla traduzione di Yasmina Melaouah, sia contenuta nella frase di David Foster Wallace in "Il re pallido".

La struttura del romanzo si sviluppa creando una sorta di cassa di risonanza che mette insieme enigmi su enigmi.

A contrastare il ritmo concitato della trama l'ambientazione in un luogo isolato, che va spopolandosi perché privo di attrattive.

Incuriosisce il fatto che Tatie, pittrice parigina, abbia potuto scegliere di abbandonare la metropoli per questa terra abbandonata.

Quando la conosceremo meglio scopriremo cosa si nasconde dietro il bisogno di solitudine.

È l'approccio all'arte che sostituisce il brusio di parole abusate, è il colore che esplora il silenzio.

C'è uno strano rapporto con i vicini di casa.

Una famiglia all'apparenza normale ma attenzione.

Il concetto di normalità verrà più volte messo in discussione.

Pat, Marion e la piccola Ida rappresentano un nucleo instabile fin dalle prime pagine.

Aleggia una tensione oscura, una disarmonia coperta da una quotidianità sempre uguale.

Tanti sono gli elementi, disseminati come schegge, che costruiscono un climax sempre più intenso.

Strane lettere anonime, il dipinto di una donna rossa, il latrato di un cane.

Entrano in scena tre personaggi e le ceneri del passato riemergono lasciando il lettore disorientato.

Siamo nel vivo di un thriller dalle tinte forti mentre la scrittura si fa sempre più nitida.

Laurent Mauvignier realizza un testo partendo dall'idea di un'opera teatrale.

È attento alla psicologia dei personaggi, cura ogni frammento della loro interiorità.

Ci si chiede quali connessioni ci sono tra vittime e carnefici e se esiste l'innocenza.

Difficile trovare un'unica risposta, forse bisogna imparare a guardare gli altri quando le maschere della mediocrità vengono calate.

Cosa resta?

In un percorso ad ostacoli la meta è difficile da raggiungere e come in una matrioska alla fine troveremo una piccola sorpresa...

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