Passa ai contenuti principali

"La misura del tempo" Gianrico Carofiglio Einaudi Stile Libero








"La misura del tempo", edito da Einaudi nella collana Stile Libero, ci pone di fronte ai nostri limiti.
Apre una parentesi soggettiva e oggettiva sulla qualità del nostro esistere.
Mostra la durata sulla terra come qualcosa che può materializzarsi, diventare spugna che assorbe o pietra che immobilizza.
Invita a tracciare un percorso alternativo quando ci si accorge "di avere raggiunto i confini del proprio talento".
Suggerisce una lettura di gioventù e vecchiaia in funzione del fluire dei giorni. 
Lorenza ricompare ad agitare i pensieri e le azioni dell'avvocato Guido Guerrieri. 
Sono passati ventisette anni e di quella storia che ha il sapore del sogno restano tracce indelebili nella personalità del nostro protagonista. 
Erano gli anni ottanta, "un'epoca ancora piena di rumori e suoni che oggi non esistono più".
Spariti come è scomparso il falso mito di un amore senza imposizioni.
La donna che lo aveva affascinato è invecchiata, rosa dalla preoccupazione per il figlio Iacopo, in carcere con una condanna di omicidio. 
Gianrico Carofiglio trasforma il romanzo giudiziario in una resa dei conti con se stesso e con la società.
Il suo personaggio, nell'accettare l'incarico della difesa del giovane, mette alla prova non solo le sue abilità professionali ma soprattutto il bisogno di far emergere la verità.
Il processo è un crescendo di nuovi indizi, di chiarimenti su precedenti errori giudiziari. 

"Tutto diventa quotidianità, le persone diventano fascicoli e carte, e in questo c'è un elemento di terribile, anche se involontaria brutalità."




Un giurista non deve dare nulla per scontato, ha l'obbligo morale di affidarsi al dubbio, coltivarlo, fare emergere le incongruenze. Una lezione che andrebbe letta nelle aule di tribunale, nelle scuole, nei luoghi di lavoro.

"Porre domande agli altri ma soprattutto a sè stessi, dubitando delle verità e delle regole all'apparenza consolidate".

Tra divagazioni letterarie, divertenti chiacchierate con "Mr Sacco, visite notturne nel paradiso dei libri, la scrittura è la sincretica rappresentazione di una letteratura sociale, utile a pensare, formulare ipotesi, rivedere le proprie scelte.
Ci si avvia al finale che, come ci ha abituati il Maestro Carofiglio, è sempre imprevedibile e si ha voglia di ricominciare dal primo rigo certi che sarà sfuggita un'esortazione, una riflessione, un'argomentazione.


Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c...

"Una notte" Giosuè Calaciura Sellerio Editore

  "Una notte" Giosuè Calaciura Sellerio Editore  " Ogni creatura, anche le pietre, sembrava in attesa dell’evento, e i mattoni per l’eccitazione aprivano crepe sulle pareti per sfuggire alle malte. Avvertivano quanto fosse incontrollabile e necessaria quella novità ." La profezia sta per avverarsi. Cosa ci si aspetta? È questa la domanda urgente che ci pone Giosuè Calaciura nella sua nuova prova letteraria. "Una notte", pubblicato da Sellerio Editore, è un viaggio di riconoscimento. È il passaggio tra l'aspettativa e la realtà. È l'attesa del cambiamento, il bisogno di speranza, la necessità di entrare nella dimensione del mistero. La Parola che si incarna e diventa vita. Una bambina madre che si accosta allo stupore. Il bambino buono e l'uomo cattivo, il pescatore e la donna perduta, la maga e il pastore. La folla che incede seguendo una luce. Il balenio di una stella, la risata e il pianto, il dolore e la resa, il coraggio e la paura. È il se...

"Pathemata" Maggie Nelson Nottetempo Editore

  "Pathemata"  Maggie Nelson  Nottetempo Editore  "Sto cercando di farmi amare." Un dolore fisico diventa sperimentazione di una scrittura che attraverso la frammentazione è un percorso liberatorio di conoscenza del Sé. Il corpo attraverso la bocca esprime un disagio che va analizzato e compreso. "Pathemata", pubblicato da Nottetempo Editore grazie alla traduzione di Alessandra Castellazzi, rifugge da ogni classificazione letteraria. Come nel precedente "Bluets" il breve testo entra in contatto con quella parte più intima della coscienza. Si fa racconto di episodi passati, di una relazione amorosa complicata, di ciò che significa amare. Esplicita attraverso il sogno la perdita del padre e dell'amica e nello spezzettamento sintattico prova a ricucire poesia e pensiero, parola e consapevolezza. Maggie Nelson ha il potere di trasmettere in un testo breve il senso di una sofferenza che è plastica, malleabile, privata e pubblica. La letteratura di...