Passa ai contenuti principali

"Tutto per la patria" Martín Caparrós Einaudi






"Il governo ha bisogno che il popolo pensi ad altro, sia distratto, se gli buchi il pallone potrebbero diventare pesanti."

Ambientato negli anni trenta in Argentina, "Tutto per la patria", edito da Einaudi, è la metafora del potere, di quel potere che indipentemente dal periodo storico prova a distrarre dai problemi reali.
Quando Bernabè Ferreyra, il giocatore più famoso, scompare viene coinvolto nelle ricerche Andrés Rivarola.

"Nello specchio ho una trentina d'anni portati male, occhiaie, la barba di due giorni: ho anche un corpo magro, viso dai tratti marcati, gli occhi color miele, un sorriso che potrebbe essere seducente se non fosse il mio".

Il protagonista fin dalle prime pagine si fa amare per la scansonata ironia su sè stesso.
I pensieri a volte confusi nascondono un animo che vive nel dubbio e grazie ai continui rovelli riesce a cogliere le sfumature della realtà.
Quando muore misteriosamente la giovane Mercedes, presunta fidanzata dell'attaccante, la trama si trasforma in un intrigante poliziesco.
Ad accompagnare nelle ricerche dell'omicida il nostro "eroe" è Raquel Gleizer. Una donna emblematica, libera, intraprendente e certamente determinata.
Tra boss della malavita, poliziotti corrotti, "belve affamate", generali prepotenti si snoda un romanzo storico articolato e compatto, dove non mancano i colpi di scena.

"Dovrebbe esserci una laurea: per poter parlare è necessario conseguire un'abilitazione pubblica, superare degli esami. Quelli che non ce l'hanno se ne restano zitti."

Martín Caparrós riesce a scuoterci con un ritmo vertinoso, battute sagaci, ricostruzioni impeccabili. Ci regala personaggi come Borges, ma anche umanità comune.
Abbiamo amato "Fame", reportage crudo ma tragicamente reale. 
Ne abbiamo apprezzato l'onestà intellettuale, l'analisi schietta di una vergogna mondiale.
Lo scrittore nella narrativa mostra la stessa passione, il desiderio di raccontare i misfatti di una società malata.
Un graffiante affresco che non risparmia nessuno.




"La redazione di "Crítica non mi sembra magica, la vedo come una fabbrica di menzogne e idiozie, dove instancabili operai cercano il modo di raccontare bugie che sembrino verità e viceversa."

Nel finale imprevedibile emergono ingegno e creatività. Un testo che sa conquistare l'attenzione, che propone riflessioni e sogni da realizzare, che immagina l'amore come un sentimento in continua evoluzione.

Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c...

"Una notte" Giosuè Calaciura Sellerio Editore

  "Una notte" Giosuè Calaciura Sellerio Editore  " Ogni creatura, anche le pietre, sembrava in attesa dell’evento, e i mattoni per l’eccitazione aprivano crepe sulle pareti per sfuggire alle malte. Avvertivano quanto fosse incontrollabile e necessaria quella novità ." La profezia sta per avverarsi. Cosa ci si aspetta? È questa la domanda urgente che ci pone Giosuè Calaciura nella sua nuova prova letteraria. "Una notte", pubblicato da Sellerio Editore, è un viaggio di riconoscimento. È il passaggio tra l'aspettativa e la realtà. È l'attesa del cambiamento, il bisogno di speranza, la necessità di entrare nella dimensione del mistero. La Parola che si incarna e diventa vita. Una bambina madre che si accosta allo stupore. Il bambino buono e l'uomo cattivo, il pescatore e la donna perduta, la maga e il pastore. La folla che incede seguendo una luce. Il balenio di una stella, la risata e il pianto, il dolore e la resa, il coraggio e la paura. È il se...

"Pathemata" Maggie Nelson Nottetempo Editore

  "Pathemata"  Maggie Nelson  Nottetempo Editore  "Sto cercando di farmi amare." Un dolore fisico diventa sperimentazione di una scrittura che attraverso la frammentazione è un percorso liberatorio di conoscenza del Sé. Il corpo attraverso la bocca esprime un disagio che va analizzato e compreso. "Pathemata", pubblicato da Nottetempo Editore grazie alla traduzione di Alessandra Castellazzi, rifugge da ogni classificazione letteraria. Come nel precedente "Bluets" il breve testo entra in contatto con quella parte più intima della coscienza. Si fa racconto di episodi passati, di una relazione amorosa complicata, di ciò che significa amare. Esplicita attraverso il sogno la perdita del padre e dell'amica e nello spezzettamento sintattico prova a ricucire poesia e pensiero, parola e consapevolezza. Maggie Nelson ha il potere di trasmettere in un testo breve il senso di una sofferenza che è plastica, malleabile, privata e pubblica. La letteratura di...