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"Due vite due donne" Cheluchi Onyemelukwe Onuobia edizioni e/o

 

"Due vite due donne" Cheluchi Onyemelukwe Onuobia edizioni e/o



 

"Cominciai io a raccontare.

Sul suo viso vedevo passare le emozioni: perplessità, approvazione o disapprovazione, anche.

Ma alla fine fu la storia di Nwabulu a far divampare le fiamme."

 

Due donne costrette a dividere uno spazio angusto in attesa che i parenti 

paghino il riscatto.

Si apre la narrazione con una scenografia essenziale, i riflettori sono accesi 

sulle protagoniste mentre proviamo ad interrogarci sul perchè del sequestro.

Ci troviamo in Nigeria dove questa pratica assurda è molto frequente.

Come passare il tempo evitando di rimurginare su una situazione che è al 

momento statica?

Provare a raccontarsi, trasformarsi in cantastorie e regalare la propria vita alla 

compagna di sventure.

Differenti le condizioni economiche e il livello culturale di Nwabulu e Julie, 

l'infanzia e l'adolescenza.

Le accomuna essere nigeriane in un paese che nonostante l'apparente 

evoluzione resta schiacciato da tradizioni e rituali arcaici.

"Due vite due donne", pubblicato da Edizioni e/o nella Collana Dal Mondo e 

tradotto dall'inglese da Elisa Banfi, è innanzitutto un viaggio antropologico che 

sa cogliere le sfumature di una società patriarcale.

Rigide regole regolano l'esistenza delle femmine, che devono dimostrare virtù e 

obbedienza.

 

"Le donne dovevano saper stare al loro posto.

Le donne, come gli uomini del resto, dovevano avere un'integrità morale.

L'integrità morale, secondo mio padre, era la cosa più importante per una persona.

Non mentire, non ingannare, perché quello era il marchio, la caratteristica distintiva di Satana."

 

Il connubio madre - moglie è l'unico modello da seguire, non ci sono 

alternative, non ci può essere desiderio fuori dal matrimonio.

Cheluchi Onyemelukwe Onuobia ci consegna un testamento spirituale.

Il suo non è solo un romanzo dai forti connotati multiculturali, non si ferma 

alla rappresentazione dell'ambiente sociale e familiare.

Fa scorrere pagine di storia, complessa, difficile e lo fa senza archetipi.

Racconta la guerra e la gente, i luoghi e i colori, la religione e il ruolo dei padri 

nell'educazione della prole.

Mostra il forte divario tra la città e la periferia, tra il lavoro manuale e quello 

intellettuale.

Il suo è omaggio alla sua Terra, coraggioso e onesto, capace di mettere in luce le 

contraddizioni e i punti di forza.

Descrive il desiderio di un figlio con parole che sono carezze.

Sfiora segreti che erano sepolti, unisce i destini attraverso un incredibile colpo 

di scena e soprattutto offre a tutte noi la speranza di essere vincenti.

Sempre e comunque se sappiamo unire le nostre forze.

Camminare insieme strette strette mentre il vento cancella le diversità.

 

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