"Cieli in fiamme" Mattia Insolia Mondadori
"Solo tempo, buio, silenzio.
Tempo, buio, silenzio.
Buio, silenzio.
Silenzio.
Silenzio, silenzio, silenzio."
Un ritmo antico che ricorda il coro delle tragedie greche.
Voci che entrano in scena creando il pathos, danza di parole nella notte,
equilibri che si spezzano, casermoni di città senza vita, sterpaglie che si
insinuano come fantasmi.
Il sentimento di un siciliano che della sua terra restituisce la complessa
contaminazione di sonorità e culture.
Mattia Insolia attualizza il codice genetico che gli appartiene, senza
modificare le tonalità stilistiche.
Riesce a trasformare la parola in un fiume di lava incandescente, scende
negli abissi di esistenze naufragate.
Accompagna i suoi personaggi, ne diventa padre.
Prova a ricomporre le trame slabbrate di giorni accecati dalla rabbia.
Sceglie due piani narrativi perché crede che ogni adolescenza meriti
attenzione.
Teresa, Riccardo e l'incosciente bisogno di uscire dai propri panni.
Ma i giochi spensierati si schiantano sul suolo desolato di una realtà
opprimente.
Restano i segni e nel figlio si incistano trasformandosi in assenza.
"Cieli in fiamme", pubblicato da Mondadori Editore, è lo scontro di vittime
che nell'altro vedono il carnefice.
È il magma sotterrato che torna a galla, la coscienza che dilata la colpa.
È il fallimento di più generazioni che non hanno saputo trovare un
linguaggio comune.
È la famiglia con il suo carico di responsabilità.
La strada con le sue tentazioni.
Il ruolo delle figure femminili incastrato in regole scritte da altri.
È un romanzo potente, lucidissimo, frutto del lavoro di un cesellatore di
storie.
È coraggiosa rappresentazione del rimpianto.
È ciò che resta delle braci.
Su quelle ceneri dovremo ricostruire provando a perdonarci.
Lo spessore interiore di un autore che non si ferma a definire il buio.
Entra in quella coltre e sperimenta la paura.
E da quel groviglio di emozioni e di disperazione ci restituisce una piccola
speranza.
Leggetelo per imparare a resistere, per superare la rabbia, per ricominciare.
Commenti
Posta un commento