"Parlami" Francesco Zani Fazi Editore
"Erano rare le volte in cui provavi a fare delle cose per essere come noi, stavi quasi sempre da solo ballando dentro la noia di quei pomeriggi lunghissimi."
Alessandro, detto Gullit, chiuso dentro una bolla di silenzio.
Solo con il fratello, voce narrante, riesce a balbettare parole.
Il legame tra i due è profondo fatto di sguardi e di piccole, quotidiane abitudini.
Sullo sfondo Cesenatico con le sue estati festose.
In casa le urla di padre e madre, la gigantesca distanza che lei affoga nel vino.
"Parlami", pubblicato da Fazi Editore, è storia d'amore che si srotola lenta, il legame tra due anime che va oltre il rapporto di sangue.
È lo sguardo del fratello maggiore che cerca di interpretare il mondo complesso e inaccessibile di Gullit.
È una recita di Natale dove tutto va storto, la solitaria crescita di un bambino diverso.
I suoi attacchi di panico, la mancanza di amici, il bisogno di vicinanza fisica, le luci accese per sconfiggere il buio interiore.
È il Bagno Beatles gestito dai genitori, gli inverni lunghi e il rumore del mare.
Un libro letto al contrario, il sogno svanito di un mito come Pantani, un abbraccio notturno per non affogare.
Un corpo nudo, il dolore che spacca il cuore, la fine dell'innocenza, i ricordi che pungono.
Francesco Zani al suo esordio narrativo scrive un romanzo con i colori del cielo, con i fonemi dettati dal cuore.
Sa incedere tra tempi diversi creando nel lettore l'attesa, usa un linguaggio sincero senza cimentarsi in luoghi comuni.
"Parlami" è dedicato a chi ha costruito il suo tempio inaccessibile, ha saputo disegnare un sorriso che sostituisce la voce.
È il coraggio di narrare la disgregazione di un nucleo familiare, le colpe e le assenze, la luce che nessuno potrà offuscare.
E Gullit resta il ragazzino che ha saputo reggere il peso del mondo.
Chi resta sente che niente è finito, che l'alba puntuale ricorda che è tempo di ricominciare.
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