"L'intelligenza dei fiori" Maurice Maeterlinck Elliot Editore
"Il mondo vegetale che a noi sembra così pacifico, così rassegnato, dove tutto appare accettazione, silenzio, obbedienza, raccoglimento, è al contrario il luogo dove la rivolta contro il destino è la più veemente e la più ostinata."
La pianta radicata al terreno, obbligata all'immobilità, non si piega alle leggi della Natura e attraverso il fiore libera la sua bellezza.
Si espande in cerca del cielo e accettando l'impollinazione crea vita.
È incredibile pensare che questa teoria così audace sia stata formulata da Maurice Maeterlinck, saggista, drammaturgo e poeta nato nel 1862.
Da sempre appassionato studioso del mondo vegetale non si accontenta della botanica classica.
Il suo animo poetico lo spinge ad andare oltre le conoscenze del tuo tempo, sfidando il pensiero statico dei suoi contemporanei.
"L'intelligenza dei fiori", pubblicato da Elliot Editore, curato e tradotto dal francese da Giuseppe Grattacaso, è sbalorditivo.
La Provenza con i colori sgargianti e le forme più strane dei campi è fonte di ispirazione.
Per lui ogni giardino contiene l'infinito irraggiungibile, ha una forza propulsiva ed evolutiva, sfida il suo stare al mondo.
Pensiamo al fiore e alla forza della procreazione delle specie.
Non solo un insieme di utili notizie botaniche ma un trattato filosofico, un album di osservazioni sull'universo.
L'autore, amico di Mallarmé, rappresentante del simbolismo francese, trasforma la scienza in letteratura e poesia.
"Non sarebbe, immagino, troppo temerario sostenere che non ci sono esseri più o meno intelligenti, ma un'intelligenza diffusa, generale, una sorta di fluido universale che penetra in maniera differente gli organismi che incontra, secondo che essi siano buoni o cattivi conduttori dello spirito."
Se riflettiamo con attenzione su questa frase ci rendiamo conto che lo scrittore fu un precursore dell'ambientalismo e il suo testo è di una attualità che disorienta.
Un capitolo è dedicato al profumo che è l'anima dei fiori.
Pagine che denunciando le tecniche usate dalle industrie che estraggono essense ci invita a ritrovare l'olfatto, ad immaginare un mondo dove "un raggio di luna, un mormorio dell'acqua, una nuvola che plana, un sorriso dell'azzurro" hanno una loro fragranza.
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