Passa ai contenuti principali

"In punta di penna" Yukio Mishima Feltrinelli Editore

 


"In punta di penna" Yukio Mishima Feltrinelli Editore 






"In un'epoca dominata dal telefono, che in alcune città americane trovi addirittura con il video, la lettera continua ad avere una sua efficacia, e in questa segreta stanza di carta accuratamente sigillata chiunque può accomodarsi e iniziare un racconto seduto a gambe incrociate o steso per terra, o ancora attaccare un monologo di cinque ore senza preoccuparsi di infastidire nessuno."


"In punta di penna", inedito pubblicato da Feltrinelli Editore nella Collana Narratori e tradotto da Alessandro Clementi degli Albizzi, è geniale e divertente.
Ritroviamo l'arguzia, lo spirito critico, la spregiudicatezza di Yukio Mishima.
Ogni pagina è pervasa da un forte senso dello humour accompagnato da una visione iper realistica della realtà.
È come se l'autore possedesse uno specchio magico capace di mettere in luce le fattezze psicologiche dell'umanità.
I pensieri remoti, i tic, le suggestioni ideative vengono miscelate con una buona dose di sano umorismo.
Ognuno appare nudo da infrastrutture, libero di raccontarsi e anche quando fa passi falsi cercando di imbrogliare le carte riusciamo a sventarlo.
Cinque personaggi di età e interessi differenti intessono relazioni epistolari sui più svariati argomenti.
Dalle pulsioni sessuali ai viaggi, all'arte, ai conflitti interiori: un variegato universo si apre a ventaglio senza tralasciare gli aspetti più spinosi e intimi.
La brillante analisi del narcisismo, gli strani complotti, l'orgoglio ferito, la scoperta del tradimento, le contraddizioni affettive: una scacchiera dove ognuno muove i suoi pezzi sperando di vincere.
La scioltezza sintattica si adatta come un abito cucito su misura ed è difficile stabilire quale figura emerga rispetto alle altre.
Lo scrittore giapponese ancora una volta racconta la complessità dell'esistenza con quella leggerezza che lo contraddistingue.
Pochi aggettivi, frasi essenziali e intuizioni metafisiche mostrano il vero volto dei rapporti amorosi e delle amicizie.
Una lezione di scrittura che prende forma in maniera chiara nell'ultimo capitolo dove non mancano i suggerimenti letterari e l'invito alla sincerità.
In poche righe Mishima cala la maschera e ci regala la sua imprevedibilità.




Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c

"Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni

  "Tutto qui" Nicola Guarino Graphe.it Edizioni  "È così Napoli, una voce che si spande vanamente." La scrittura di "Tutto qui", pubblicato da Graphe.it Edizioni, ha la consistenza di una brezza che si posa sugli oggetti con leggerezza. Di un canto d'altri tempi. Di profumi dimenticati. Di incontri che sfumano nel ricordo. Di sogni che si scontrano col reale. Di strade dove ognuno segue la sua ombra. Di silenzi assordanti. Di amori sfioriti e di abitudini stancanti. Di musiche segrete. Di partenze e scomparsi senza nome. Di stelle e di cieli infiniti. Di solitudini struggenti e di rimpianti nei cassetti. Nicola Guarino costruisce i racconti come fossero spezzoni di film. Li colloca in un Sud sconosciuto, filtrato dalla poetica di una memoria ancestrale. Un gesto, un incedere, un dettaglio nella perfezione di uno stile narrativo compatto e mai artefatto. Fotografie che " salvano dalla morte e dall'oblio."

"Un giorno e una donna" Nicoletta Bortolotti Harper Collins Editore

  "Un giorno e una donna" Nicoletta Bortolotti Harper Collins Editore “Fammi aggrappare un istante all’àncora del tuo ancóra, e se di me non resterà niente nella memoria di altri, voglio che resti qualcosa nella tua. Voglio durare dentro di te un poco, tu che dentro di me sei durata la vita”. La Poesia incontra la Storia e nasce "Un giorno e una donna", pubblicato da Harper Collins Editore. Un merletto di fonemi su un tela preziosa. L'incanto di una scrittura che sa trasmettere emozioni. Il sussurro di un tempo complesso, il 1400, che diventa presente. La lirica di una città come Parigi che appare e scompare come uno scorcio di insopportabile bellezza. Una donna e il suo canto che sublima la maternità. Una figlia che ha scelto la distanza e il raccoglimento di un monastero. Il dialogo epistolare che diventa abbraccio, libertà di confronto, adesione ad un progetto di avvicinamento. Christine de Pizan, prima scrittrice e storica, ha finalmente il suo meritato spaz