Passa ai contenuti principali

"Metodi per sopravvivere" Guðrún Eva Mínervudóttir Iperborea

 


"Metodi per sopravvivere" Guðrún Eva Mínervudóttir Iperborea






"Mi arrabbierei molto con chiunque ritenesse la mia esistenza degna di commiserazione."



"Metodi per sopravvivere", pubblicato da Iperborea Editore nella Collana Gli Iperborei e tradotto da Silvia Cosimini, ci insegna ad osservare gli altri con occhi nuovi.
Ci permette di entrare nelle esistenze complesse, zoppicanti, disarmoniche dei personaggi, rispettandone le ferite.
Il romanzo si sviluppa attraverso capitoli che di volta in volta introducono gli attori principali.
Il sobborgo di Reykjavik ha il fascino dei luoghi poco abitati, i colori di una natura che è presenza costante.
Conosciamo Hanna, adolescente che nella sperimentazione della crescita non sa accettarsi, il pensionato Árni e il suo iseparabile labrador Alfons, Borghildur, spaesata dopo la morte del marito.
Tutti stanno cercando un equilibrio, la rotta che potrà orientarli.
Sarà il piccolo Aron a fare da collante in una serie di incontri imprevedibili.
Nell'intreccio di storie e di spazi condivisi nasce un sentimento che supera l'amicizia.
È la comprensione, la capacità di cogliere disagi e frustrazioni.
Un bambino già adulto per le scosse subite è come una lavagna sulla quale ognuno deposita i suoi pensieri.
La struttura narrativa evolve creando complicità e dimostrando che non esistono steccati generazionali.
Ognuno cammina accanto all'altro senza chiedere niente, assorbendo energia dall'incontro.
Bellissimi e molto profondi i dialoghi, utili ad aprire scenari intimi mai confessati.
Guðrún Eva Mínervudóttir ha una parola seduttiva, lineare, ariosa.
Il superamento del disagio di esistere, l'accettazione del dolore, la spinta a non "rimandare la vita", trasmettono energia, infondono coraggio, raccontano una società che ancora crede nei valori morali.



Commenti

Post popolari in questo blog

"I lupi dentro"Edoardo Nesi La Nave di Teseo

  "I lupi dentro" Edoardo Nesi La Nave di Teseo Non credo che "I lupi dentro", pubblicato da La Nave di Teseo, chiuda un cerchio. È il teatro che irrompe con la sua vitalità in una brillante ricollocazione dei personaggi che già conosciamo. Torna Fede Carpini che avevamo incontrato in "Fughe da fermo". Cambia lo scenario storico e politico, resta un'elegia malinconica che pervade le pagine. Si è conclusa un'epoca lasciando macerie e nelle vicende del protagonista è inscritta la traiettoria italiana. Ancora una volta Edordo Nesi ci regala un romanzo collettivo, una voce corale dove la memoria è un pericoloso cunicolo. Giocando sul passato e sul presente, sui cambiamenti di tonalità, sui falsi miti degli anni Ottanta, l'autore scolpisce quel che eravamo e quel che siamo diventati. Il tracollo economico è solo un pretesto per accendere le luci su un'economia che ha spazzato via un apparato produttivo fertile e creativo. Lo scrittore registra c...

"Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore

  "Fumana" Paolo Malaguti Einaudi Editore  "Fumana annusava l’aria, sentiva la brezza sulla pelle e nelle chiome, nere contro il nero della notte, e guardava il buio attorno a sé, cercando di conoscerlo, di farlo suo." La poetica di una narrazione che sa incantare. Sono i luoghi nella bassa del Po così ricchi di dettagli, sono i personaggi così reali, sono le ricostruzioni di un tempo lontano a rendere perfetta la nuova prova letteraria di Paolo Malaguti. L'autore conosce ed ama ogni anfratto della terra che fa da sfondo e da coprotagonista delle sue storie. La sua scrittura si nutre di sussurri e suoni, si fa musica, si trasforma in racconto che va oltre la trama. Esalta quel mondo semplice e genuino che grazie alla sua parola torna a respirare. Crea un incastro perfetto tra realtà e finzione narrativa, trova modulazioni linguistiche che nel riscoprire le radici del parlato non perdono la purezza dei fonemi. "Fumana", pubblicato da Einaudi Editore, è ...

"I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore

  "I dieci passi dell'addio" Luigi Nacci Einaudi Editore  "La casa senza amore di giorno non esiste. Puoi in qualche modo tenere a distanza i pericoli. Il rumore del traffico, le voci dei vicini, i canti degli uccelli o i latrati dei cani possono distrarti. Non hai coscienza di essere al mondo, sei sospeso." Raccontare la fine di un amore significa entrare nello spazio angusto della sconfitta. Rivivere momenti, rielaborare il senso di perdita, cercare un senso allo stato di abbandono e di estraneamento. Ricostruire l'Io scindendolo dal noi. Imparare ad abitare il luogo condiviso, dare un nome alle stanze, sentirsi profughi senza identità. "I dieci passi dell'addio", pubblicato da Einaudi Editore, è pura poesia. È il coraggio di interrogarsi sulla relazione amorosa, rivederne la luce dell'incontro e il buio di un abbraccio negato. "Il mondo viene sommerso. Le terre, i cieli. È un dolore che può raggiungere la luna. Oscurarla." La d...