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"Una volpe a mani nude" Emanuelle Pagano LOrma Editore

 


Una volpe a mani nude" Emanuelle Pagano LOrma Editore







 

"Cerco un pò di ombra, di notte, di riposo.

Anche in pieno giorno c'è sempre un pò di notte, frammenti di notte che però si dileguano non appena ne scoperchiamo il nascondiglio, un ramo, una tapparella."

 

"Una volpe a mani nude", pubblicato da L'Orma editore e tradotto da Camilla Diez, è trasposizione della percezione in purezza.

Non ci sono filtri o artifici, solo l'attimo fotografato nella magia di ciò che contiene.

Qualcosa di immateriale, diafano, impercettibile.

Ciò che sfugge nella corsa.

Il marginale nella sua essenza, la Natura nel suo mistero, l'essere umano nella sua complessità.

Ogni racconto ha una autonomia e forma un cerchio che si ricongiunge ad altri cerchi.

Ne esce fuori un disegno tridimensionale, vivido, non edulcorato.

Basta un albero e il suo distendersi stanco nel terreno per creare la poetica dell'Universo.

In quel tronco riverso ci ritroviamo ma non restiamo intrappolati nella meditazione della nostra precarietà.

Altre immagini, altre suggestioni in un susseguirsi di sperimentazioni metafisiche.


"Non mi hanno mai picchiata.

La loro crudeltà era riposta nelle parole, piegata e ripiegata nelle loro frasi.

Nelle frasi della madre e nel mutismo del padre."

 

Una fuga che è libertà, mentre il mondo profuma "di uva imbevuta di sole."

Liberarsi della possessività affettiva, il viaggio alla scoperta di apparizioni, il bisogno di inventarsi una madre.

Passanti, sconosciuti che bussano alla porta della nostra coscienza.

Nessun pietismo ma il racconto che placa il dolore.

E la scrittura diventa balsamo, unisce e abbraccia.


"Di angoli morti ce ne abbiamo eccome, e nemmeno pochi.

Un mucchio di angoli morti dentro di noi.

E fuori."

 

Emmanuelle Pagano ha la leggerezza di una prosa senza spigoli.

Creativa ed empatica restituisce personaggi che vorremmo incontrare.

Li attualizza, li veste di abiti che ne rispecchiano l'unicità.

Rispetta i suoi protagonisti e noi lettori.

Offre un'estetica della parola che si sublima 

nell'accettazione del Sè.


"Sono viva, e leggo libri veri.

Mai i libri morti che non lasciano nulla"

 

Un esempio di seguire affidandovi alla meraviglia che vi regalerà "Una volpe a mani nude."

Fidatevi, ritroverete la strada smarrita.

 

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